Dopo una lunga ed estenuante attesa, Meta è finalmente in procinto di implementare la crittografia end-to-end per chat e chiamate Messenger come impostazione predefinita.
Questa introduzione, a lungo promessa agli utenti, permetterà a due persona di comunicare (tramite messaggio o audio-video) attraverso una connessione protetta, inaccessibile per potenziali intrusi, un po’ come avviene con le VPN. Questo tipo di tecnologia è diventata ormai uno standard nel settore e, alcuni competitor importanti di Messenger, adottano tale soluzione già da molto tempo.
Secondo quanto affermato da Loredana Crisan, vicepresidente di Messenger, questa lunga attesa è motivata dal desiderio di fare un ottimo lavoro per i propri utenti. Come affermato da Crisan, infatti, la struttura stessa dell’app è stata rivista, con un lavoro approfondito da parte di ingegneri, crittografi, sviluppatori ed esperti di policy.
A quanto pare, questa introduzione non andrà a sacrificare funzioni di Messenger particolarmente apprezzate dagli utenti, come temi e reaction personalizzate. A detta della stessa Crisan, il passaggio delle chat alla crittografia end-to-end sarà graduale e, affinché tutte siano protette da essa, potrebbe essere necessario parecchio tempo.
Crittografia end-to-end e Messenger: cosa significa per gli utenti e per Meta
Nonostante quanto detto finora, poi, va considerato che questo tipo di crittografia non è ancora disponibile per le chat di gruppo. Non solo: anche i messaggi su Instagram non usufruiscono di questa soluzione come impostazione predefinita, anche se la situazione potrebbe cambiare nel giro di qualche mese.
Un primo annuncio di queste intenzioni era stato rilasciato da Mark Zuckerberg stesso che, nel 2019, parlava già di messaggi temporanei e crittografati nei sistemi di messaggistica di Meta “Credo che il futuro della comunicazione si direzione sempre più verso servizi privati e crittografati in cui le persone possono essere certe che ciò che si dicono rimarrà al sicuro e i loro messaggi e contenuti non saranno eterni“, concludendo poi con “Questo è il futuro che spero aiuteremo a realizzare“.
L’abilitazione della crittografia end-to-end si traduce per Meta (ed eventuali forze dell’ordine) nell’impossibilità di avere accesso alle conversazioni private tra utenti. A tal proposito, online vi è chi pensa che questa forma di tutela della privacy sia apprezzabile e chi invece che possa rappresentare un vantaggio per eventuali criminali.