L’ultimo aggiornamento di WhatsApp, distribuito nelle scorse ore, ha portato un’importante novità sui dispositivi mobili degli utenti della popolarissima applicazione per la messaggistica istantanea: il doppio segno di spunta di colore blu avvisa chi scrive il messaggio quando la comunicazione viene letta dal destinatario.
D’ora in avanti, quindi, è immediato sapere se un messaggio è stato letto su WhatsApp: basterà infatti verificare se le doppie virgolette si coloreranno di blu. Tenendo premuto sul singolo messaggio quindi toccando l’icona “i” (Informazioni), WhatsApp visualizzerà all’utente l’orario di consegna e la data ed ora in cui la comunicazione è stata letta.
Significato dei segni di spunta di WhatsApp
I segni di spunta che in WhatsApp appaiono accanto ad ogni messaggio inviato forniscono importanti informazioni sulla gestione delle comunicazioni fra gli utenti.
Il singolo segno di spunta (unica virgoletta
) sta a significare che il messaggio inviato è stato correttamente ricevuto dai server di WhatsApp (i quali s’incaricheranno poi di recapitarlo sul dispositivo client corretto).
Il doppio segno di spunta (
. Le doppie virgolette appaiono quando l’interlocutore remoto è connesso alla Rete (quindi ha una connessione dati o Wi-Fi attiva e funzionante), nel momento in cui WhatsApp sia effettivamente installato ed in esecuzione.
Da oggi, però, c’è un terzo segno di spunta (
sul suo dispositivo mobile.
Se il doppio segno di spunta blu non appare ma resta sempre di colore nero le possibilità sono tre:
1) il destinatario del messaggio non ha ancora aperto la conversazione in WhatsApp
2) il destinatario potrebbe ancora utilizzare una vecchia versione di WhatsApp
3) il mittente od il destinatario potrebbero avere problemi di connessione alla rete Internet
Mantenendo la pressione sul messaggio quindi selezionando l’icona “i”, WhatsApp non soltanto conferma se il messaggio è stato letto o meno ma indica quando, ad esempio, l’utente abbia riprodotto l’eventuale messaggio vocale. Nel caso dei messaggi vocali, infatti, il fatto che l’utente l’abbia visto non implica necessariamente che l’abbia ascoltato.