McAfee lancia Deepfake Detector per i PC Copilot-Plus di Lenovo

Cos'è e come funziona Deepfake Detector, il nuovo strumento di McAfee che promette di rivoluzionare l'individuazione di deepfake.
McAfee lancia Deepfake Detector per i PC Copilot-Plus di Lenovo

Uno dei principali pericoli legati all’Intelligenza Artificiale è il proliferare dei deepfake. Con il progredire della tecnologia è infatti ormai molto difficile distinguere video originali da contenuti manipolati.

Questi filmati possono risultare molto pericolosi nel contesto della sicurezza informatica, anche se stanno gradualmente nascendo una serie di soluzioni che ne facilitano l’individuazione. Una delle soluzioni più convincenti è stata proposta da McAfee, storica azienda legata al contesto della cybersecurity.

Stiamo parlando di Deepfake Detector, strumento presentato nella giornata di ieri, che promette di avvisare gli utenti su contenuti incontrati durante la navigazione online considerati come manipolati.

Lo strumento, disponibile da oggi sui PC Copilot-Plus di Lenovo, sarà una funzione a pagamento, anche se risulta possibile testare le sue potenzialità con 30 giorni di prova. Al termine del trial, Deepfake Detector sarà accessibile via abbonamento da 9,99 dollari per il primo anno.

Deepfake Detector è uno strumento molto interessante ma con ampi margini di miglioramento

Deepfake Detector, pur basandosi sull’IA, funziona interamente dal dispositivo locale. Così come confermato da McAfee, tale scelta è dettata dal fatto che l’invio di dati su server cloud è potenzialmente a rischio privacy.

A confermare questa logica è il vicepresidente esecutivo e direttore tecnico di McAfee Steve Grobman, che ha confermato come i dati relativi alle analisi non saranno in alcun modo raccolti dai dispositivi degli utenti.

Lo strumento dovrebbe lavorare come un antivirus, rimanendo in background senza disturbare le attività online. Una volta percepiti alcuni indizi su un sito Web visitato, un filmato o un feed su social network, Deepfake Detector fa apparire un pop-up di notifica. A discrezione dell’utente poi, questo potrà essere ignorato o meno.

Nonostante le ottime premesse, va detto che questo sistema di rilevamento non è ancora perfetto. Per esempio, questo agisce solo sull’audio di un video per capire se è un deepfake o meno e non lavora su semplici immagini. A dispetto di questi limiti, McAfee ha comunque posto ottime basi su cui lavorare per rilevazioni più efficaci in futuro.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti