Il fork più famoso di MySQL è MariaDB, un RDBMS lanciato da Michael Widenius nel 2009. Widenius è l’autore del codice originale di MySQL e fondatore di MySQL AB.
Michael “Monty” Widenius presentò il suo MariaDB principalmente come conseguenza di alcune problematiche legate a divergenze di opinioni sulla direzione e lo sviluppo di MySQL.
Dopo l’acquisizione di MySQL AB da parte di Sun Microsystems (era il 2008), Widenius espose preoccupazioni sulla gestione del progetto MySQL. Temeva che la natura open source di MySQL potesse essere compromessa e che le decisioni prese da Sun si scontrassero con la visione iniziale.
Nel 2009, poi, Oracle annunciò a sua volta l’acquisizione di Sun Microsystems, mettendo nel suo portafogli anche MySQL. Quella mossa di mercato fu determinante per le scelte di Widenius che presentò appunto MariaDB per guardare a una gestione indipendente.
La storia recente di MariaDB
L’ideatore del progetto MariaDB usato gran parte del codice sorgente di MySQL, assicurando però gli utenti sul fatto che il RDBMS sarebbe rimasto open source e indipendente.
Nel 2022, MariaDB ha raccolto 104 milioni di dollari quotandosi sulla Borsa di New York (NYSE), andando così a consolidare la sua posizione nel mercato.
L’ultima novità è che la società che sta dietro lo sviluppo di MariaDB, ha recentemente annunciato di aver ricevuto una proposta di acquisizione del valore di 37 milioni di dollari dalla società di investimenti K1 Investment Management.
Nel corso del 2023, MariaDB ha subìto una significativa riduzione delle dimensioni del suo business, ritirandosi ad esempio dall’analisi di immagini satellitari e licenziando un terzo dei suoi dipendenti. Questi cambiamenti, insieme al cambio nel team di gestione, hanno creato una situazione critica per la sopravvivenza dell’azienda.
La proprietà di MariaDB non è ancora passata di mano
Il 19 febbraio 2024, K1 Investment Management ha ufficialmente presentato un’offerta di acquisizione per MariaDB. Secondo quanto dichiarato, la proposta prevede l’acquisto di tutte le azioni di MariaDB al prezzo di 55 centesimi l’una.
È importante sottolineare che l’offerta pervenuta da K1 Investment Management non è vincolante. Non c’è quindi alcuna certezza che l’accordo possa alla fine andare in porto.
MariaDB ha tempo fino al 29 marzo 2024 per presentare la documentazione richiesta da K1 Investment Management, accettando o respingendo formalmente l’offerta di acquisizione.
Le prospettive future per MariaDB
La decisione finale di MariaDB influenzerà significativamente il futuro dell’azienda. Se accettata, l’acquisizione da parte di K1 Investment Management potrebbe portare a cambiamenti sostanziali nella strategia aziendale e nell’orientamento del prodotto. D’altro canto, MariaDB potrebbe decidere di continuare il percorso attuale, cercando di superare le sfide recenti con le proprie risorse.
Il mercato delle tecnologie database è in costante evoluzione: le fasi successive all’eventuale acquisizione saranno seguiti da vicino dall’intera comunità degli sviluppatori e dal numero incalcolabile di progetti che si appoggiano proprio a MariaDB per gestire i dati.