Le soluzioni per la ricarica wireless dei dispositivi mobili stanno diventando sempre più popolari: ne abbiamo fatto menzione nel nostro articolo sui trend 2023 per gli smartphone evidenziando come siano sempre più comuni anche nei telefoni di fascia media, non solo in quelli top di gamma.
Ci sono basette per la ricarica a loro volta collegabili con la presa elettrica a muro e nelle autovetture di recente costruzione è spesso possibile trovarne una sotto al cruscotto. Secondo il Wireless Power Consortium entro fine 2023 saranno in circolazione oltre un miliardo di dispositivi basati sullo standard Qi (vedere più avanti).
Originariamente creata come misura di sicurezza per i cavi di ricarica dei MacBook, la tecnologia MagSafe è stata integrata da Apple a partire dall’iPhone 12 con l’intento di sviluppare un ecosistema di accessori per la ricarica wireless più veloce.
MagSafe basa il suo funzionamento su una serie di magneti posizionati intorno alla bobina di ricarica interna dell’iPhone. Il melafonino è in grado di rilevare altri accessori compatibili con MagSafe e assicura un aggancio perfetto.
A sua volta MagSafe poggia sulle specifiche Qi (ne parlavamo nel 2015 presentando come funziona la ricarica wireless) promosse dal Wireless Power Consortium: esse fissano alcune regole condivise per abilitare la trasmissione di energia elettrica attraverso il principio dell’induzione elettromagnetica su una distanza di pochi centimetri.
L’anello di 18 magneti previsto in MagSafe e utilizzato in tutti gli iPhone recenti, consente una perfetta aderenza e velocità di ricarica wireless più elevate. Il caricabatterie si aggancia a un iPhone con i magneti all’interno allineando perfettamente la bobina di ricarica nel caricatore MagSafe con la bobina di ricarica presente nell’iPhone.
Nonostante l’interfaccia Qi sia stata abbracciata da molteplici produttori di smartphone, l’effettiva implementazione della ricarica wireless varia da un caso all’altro. E se il legislatore europeo ha optato per un unico caricabatterie USB-C per tutti i dispositivi mobili, compresi gli iPhone nonostante la riluttanza di Apple, il mondo della ricarica wireless resta popolato da soluzioni tra loro incompatibili.
Le cose potrebbero cambiare almeno in parte perché il Wireless Power Consortium ha annunciato Qi2 con il supporto Magnetic Power Profile.
Magnetic Power Profile garantisce che il dispositivo a batteria e quello di ricarica siano perfettamente allineati attraverso l’uso di magneti. Il principio è insomma lo stesso di MagSafe.
La novità è che Apple, essa stessa membro del Wireless Power Consortium, ha contribuito al design di Magnetic Power Profile che è parte integrante di Qi2.
Un’operazione che apre evidentemente all’utilizzo della tecnologia nei dispositivi Android e su molti altri device.
Il consorzio prevede che i dispositivi compatibili Qi2 arriveranno sugli scaffali dei negozi e saranno acquistabili online in tempo per le festività natalizie 2023.
Attualmente MagSafe è uno standard proprietario di Apple e persino i produttori di accessori devono pagare per utilizzare tale standard. Sebbene Apple possa ancora tecnicamente limitare alcune funzionalità agli accessori certificati MagSafe, l’annuncio di Qi2 è una buona notizia per massimizzare la compatibilità e l’interoperabilità.
Anche perché la Commissione Europea ha già in programma di presentare entro fine 2026 una strategia capace di assicurare condizioni di interoperabilità per la ricarica wireless. Forse Apple ha voluto cogliere la palla al balzo per non trovarsi in futuro nella situazione di dover abbassare di nuovo la testa?