Lo strumento noto come Magic Editor è stato presentato da Google in occasione della conferenza I/O di quest’anno ed è – almeno per il momento – una esclusiva degli ultimi smartphone top di gamma di Big G, ovvero Pixel 8 e Pixel 8 Pro.
Il tool sfrutta l’intelligenza artificiale e rende semplice anche per gli utenti meno esperti l’editing fotografico. Con ottimi risultati, poi. Ma è possibile fare proprio di tutto con il Magic Editor di Google Foto? In realtà no, perché l’azienda di Mountain View ha ben pensato di imporre dei limiti affinché il tool in questione non venga sfruttato per usi impropri.
Cosa non è possibile fare con il Magic Editor di Google Foto
Attraverso un’analisi del codice dell’APK di Foto, sono state scoperte delle restrizioni relative all’utilizzo dello strumento AI. Il codice della versione 6.60 dell’app include infatti dei messaggi d’errore che verrebbero mostrati agli utenti in caso di alcune modifiche che si potrebbero definire “proibite”.
Dalla stringhe si apprende che – salvo cambi di rotta improvvisi – Magic Editor non consentirà la modifica di:
- Foto su carte d’identità e altri documenti, in quanto si violerebbero i termini dell’intelligenza artificiale generativa di Google
- Immagini che includono informazioni personali d’identificazione
- Volti e parti del corpo delle persone
- Selezioni di grandi dimensioni e selezioni che richiedono la generazione di un numero eccessivo di dati
Magic Editor, poi, potrà modificare le immagini tramite prompt testuali. Anche a tal proposito ci saranno dei limiti che gli utenti non potranno superare: il tool non genererà immagini se nel prompt di testo sono presenti parole “vietate”.
Stando alla testimonianza di Android Authority, alcune delle modifiche sopra elencate vengono già bloccate da Google Foto (come l’editing di una foto su un documento d’entità). Sulle altre invece i lavori sono ancora in corso.
Al momento non è chiaro quando Big G integrerà in modo definitivo queste restrizioni e se ne aggiungerà delle altre, ma è comunque un bene che ci stia lavorando. L’AI generativa è alleato valido in tante circostanze, ma purtroppo da alcuni potrebbe essere sfruttata in modo scorretto.