In occasione del recentissimo WWDC 2024 è stato annunciato il nuovo macOS Sequoia, ultima versione del sistema operativo per Mac.
In tale contesto, tra le tante novità legate a tale OS vi è una che forse non ha catturato l’attenzione del grande pubblico ma che, in realtà, può risultare molto interessante. Stiamo parlando della possibilità di accedere a iCloud e all’Apple Account attraverso una macchina virtuale.
Sotto il punto di vista di sviluppatori e figure professionali simili si tratta di un vantaggio considerevole. Finora, infatti, testare nuove funzioni di iCloud (e non solo) risultava alquanto scomodo. Apple stessa, a tal proposito, ha annunciato come questa limitazione non sarà più presente con la nuova versione di macOS.
iCloud e Apple Account da PC virtuale con macOS Sequoia? Si, ma con alcuni limiti
Stando a quanto sostenuto dalla compagnia di Cupertino, quando un utente creerà una macchina virtuale con macOS Sequoia, porterà alla generazio di un’entità per il PC virtuale stesso derivante dalla informazioni relative al Secure Enclave dell’host. Ciò dovrebbe permettere alla virtualizzazione di ottenere un’entità distinta e dunque fruibile dall’utente in sicurezza.
Secondo il sito Ars Technica, però, ciò potrebbe portare a dei problemi, visto che spostare un account iCloud può portare alla disconnessione dall’host precedente. In poche parole, l’utente crea una sorta di un backup di un Mac per ripristinarlo altrove, ma di fatto scollegando dagli account la fonte originale. Altro limite comprensibile è il fatto che la virtualizzazione resta comunque ancorata a macOS Sequoia. Gli sviluppatori, dunque, non potranno lavorare in alcun modo su software relativo a vecchie versioni di macOS.
Il nuovo sistema operativo sta per portare una serie considerevole di novità sui Mac di tutto il mondo. Tra le tante, di certo ha attirato grande attenzione la possibilità di integrare Mac e iPhone in modo sempre più solido tra loro.