MacBook Pro con M3 Max: performance alla pari con i Mac M2 Ultra

Il chip M3 Max dei nuovi MacBook Pro è un campione di potenza: secondo i primi benchmark, è alla pari con l'M2 Ultra.

Nonostante le consegne siano previste a partire dal 7 novembre, sul web sono già trapelati i risultati benchmark dell’appena presentato MacBook Pro con chip M3 Max. Ebbene, stando a questi numeri, il notebook – disponibile da 14 e 16 pollici – può rivaleggiare con i Mac Pro e Mac Studio di fascia alta che utilizzano il processore M2 Ultra.

MacBook Pro con M3 Max: i benchmark confermano che è tra i notebook più potenti in circolazione

Nel test single-core, l’M3 Max raggiunge un punteggio medio di 2980. In multi-core, invece, il processore ottiene un risultato di circa 20800. Siamo praticamente alla pari con i punteggi di quello che fino a pochi giorni era il miglior chip Apple Silicon, l’M2 Ultra, che ottiene punteggi di 2800 e 21000 in single-core e multi-core rispettivamente.

L’esito del test è sorprendente, soprattutto agli occhi di quei professionisti che sono alla ricerca di un notebook potente e affidabile, in grado di portare a termine qualsiasi attività – anche la più intensa ed energivora – senza particolari sforzi. Ovviamente, il chip in questione sarà superato dall’M3 Ultra, che Apple presenterà nel corso del 2024.

Gamma chip M3 - Apple

Come rivelato dall’azienda di Cupertino in fase di presentazione, il chip M3 Max conta 92 miliardi di transistor. La GPU 40-core è fino al 50% più veloce rispetto al processore M1 Max. La CPU 16-core, invece, vanta 12 performance core e 4 efficiency core (con prestazioni l’80% più veloci rispetto al chip M1 Max).

«Che si usi DaVinci Resolve, Adobe Premiere Pro o Final Cut Pro, grazie ai due engine ProRes di M3 Max, anche le attività di post-produzione video alle massime risoluzioni diventano più veloci e fluide. Il chip M3 Max è progettato per l’utente professionista che ha bisogno del massimo delle prestazioni in un MacBook Pro con la migliore autonomia del settore», si legge nel comunicato stampa.

Quanto emerge dai test benchmark è una sorta di conferma di quanto dichiarato da Apple durante l’evento Scary Fast, ma sarà necessario attendere le recensioni per comprendere la reale portata dello sbandierato incremento delle performance.

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