Anche Apple sta, in qualche modo, offrendo il suo supporto a Windows 7 contribuendo a ridurre le quote di mercato ancora appannaggio delle precedenti versioni del sistema operativo targato Microsoft.
Come osservato nella giornata di ieri dai tecnici della società guidata da Steve Jobs, infatti, la nuova versione di Boot Camp, l’utilità di Mac OS X che permette di eseguire Windows da una partizione a sé stante, supporterà d’ora in avanti solo Windows 7.
Tutte le installazione di Mac OS X 10.7 “Lion“, mettono a disposizione Boot Camp 4 che garantisce compatibilità solo con “Seven“. Né Windows Vista né tanto meno Windows XP potranno quindi essere eseguiti da una macchina “Macintel” sulla quale sia stato caricato Mac OS X 10.7.
Gli utenti Mac che effettueranno l’aggiornamento a “Lion” a partire da una precedente release del sistema operativo Apple, tuttavia, avranno la facoltà di mantenere Boot Camp 3 continuando quindi a fruire della possibilità di avviare anche Windows XP e Vista.
Boot Camp è, in sostanza, un software di partizionamento non distruttivo che s’incarica di ridimensionare la partizione usata da Mac OS X per far spazio a quella che andrà ad ospitare l’installazione di Windows. In alternativa, chi volesse eseguire su Mac OS X “Lion” Windows XP o Vista, potrà orientarsi su un software per la virtualizzazione quale Oracle Virtualbox (opensource ed a costo zero), VMware Fusion o Parallels Desktop for Mac (questi due ultimi programmi sono commercializzati ad 80 dollari ciascuno).