Piacciano o meno, quelli a marchio Apple sono prodotti premium, e dalla maggior parte degli utenti vengono scelti per via delle loro prestazioni affidabili (anche dopo diversi anni) e della eccellente qualità costruttiva. C’è però una cosa che proprio in tanti non riescono a digerire: come è possibile che l’azienda di Cupertino ancora oggi venda Mac con configurazioni di base con 8GB di memoria unificata?
Mac M4: finalmente si partirà da 16GB di RAM?
Apple ha in più di una occasione cercato di placare gli animi spiegando che gli 8GB di RAM di un Mac equivalgono ai 16GB di un PC Windows, ma non è riuscita a convincere tutti. Anche perché i prezzi delle macchine con 8GB di RAM non sono nemmeno poi così contenuti. Dando infatti uno sguardo all’attuale listino, l’iMac M3 parte da 1.629 euro, il MacBook Pro M3 da 2.049 euro e il MacBook Air M3 da 1.349 euro.
Alle cifre appena indicate (che sono quelle del mercato italiano), ci si aspetterebbe almeno 16GB di RAM, ma Apple – per ben 8 anni, dal 2016 – ha deciso di attuare questa strategia che, probabilmente, ha come obiettivo quello di spingere gli utenti più esigenti a spendere un po’ di più. Questa tradizione però starebbe per interrompersi.
Secondo una recente indiscrezione lanciata da Mark Gurman, noto e affidabile giornalista di Bloomberg, i Mac M4 testati fino ad oggi “hanno tutti 16 o 32GB di memoria unificata“. Non c’è nulla di certo, ovvio, però questo potrebbe significare che con i Mac di prossima generazione Apple si lascerà definitivamente alle spalle la configurazione di base caratterizzata (anche) da 8GB di RAM.
Come mai questa scelta? Critiche degli utenti a parte, è probabile che Apple abbia deciso di rivedere la sua strategia per consentire sui suoi futuri computer desktop e notebook una gestione ottimale delle funzionalità di intelligenza artificiale di Apple Intelligence. Questa suite richiede infatti più memoria, quindi lo standard di 16GB di RAM potrebbe non essere poi così irreale.