Sarà una vera rivoluzione nel mondo dei trasporti. E se a dirlo è il numero uno di Lyft, famosissima società statunitense che sviluppa un’app utile per coloro che desiderano approfittare della condivisione di autovetture tra privati.
“Le prime autovetture a guida semi-autonoma saranno fatte circolare, su percorsi predefiniti entro la fine del 2017“, sostiene John Zimmer, presidente di Lyft.
E c’è da crederci perché la rivale Uber ha già iniziato i primi test a Pittsburgh.
L’idea di Lyft è quella di permettere agli utenti dell’app di “noleggiare” una vettura sprovvista di pilota per raggiungere rapidamente, e in sicurezza, la destinazione impostata. Zimmer ha spiegato che l’idea, entro il prossimo anno, è proprio quella di offrire tale servizio su tragitti fissati in precedenza, percorsi che sono “garantiti” da Lyft e che quindi saranno ampiamente noti all’intelligenza artificiale che piloterà le vetture.
In una seconda fase, le auto Lyft potranno spostarsi su qualunque itinerario ma non supereranno le 25 miglia orarie (40 chilometri all’ora).
Con l’evoluzione della tecnologia, nella terza fase, le auto diverranno completamente autonome e non dovranno sottostare a vincoli stringenti in merito alla velocità di crociera da mantenere. Il numero uno di Lyft prevede che entro il 2021-2022, si potrà salire su veicoli completamente autonomi.
Zimmer che è da lungo tempo un convinto sostenitore dell’idea di abbandonare i veicoli privati, in futuro, per sfruttare veicoli gestiti da terze parti – sempre disponibili – ha ribadito che nel 2025 lo scenario potrebbe cominciare a prendere piede nelle più grandi città degli Stati Uniti.
Il progetto sembra convincere i vertici di General Motors: la società ha infatti recentemente investito 500 milioni di dollari su Lyft chiedendo il 10% di quote azionarie e l’impegno di sviluppare una rete di veicoli autonomi da far circolare nelle città d’Oltreoceano.