Come confermato da Microsoft, l’aggiornamento di sicurezza relativo ad aprile per quanto riguarda Windows 11 (KB5036893) e Windows 10 (KB5036892) sta causando non pochi problemi a chi utilizza VPN.
Oltre alla conferma, la compagnia di Redmond ha confermato come siano in corso alcune indagini per capire cosa sta accadendo e che, nel corso dei prossimi giorni, condividerà con i propri utenti il risultato di tali analisi. Microsoft ha inoltre consigliato agli utenti domestici di richiedere supporto, in casi come questo, attraverso l’app Windows Get Help (per gli account personali) e Support for Business (nel caso di piccole e grandi imprese).
Allo stato attuale non esiste una soluzione alternativa nota per questo fenomeno, anche se molti utenti stanno disinstallando temporaneamente gli aggiornamenti coinvolti in questo bug.
Windows e le VPN? Non è l’unico problema di questo aggiornamento
Come affermato da Microsoft, per rimuovere l’update è necessario utilizzare il comando DISM/Remove Package dal Prompt dei comandi. Nonostante ciò, va sempre tenuto conto che questa operazione va anche a disattivare le patch di sicurezza incluse nell’aggiornamento, non limitandosi a ciò che impedisce l’utilizzo della VPN.
A quanto pare, sempre in KB5036893, si sono registrati altri problemi. Molti utenti stanno infatti segnalando come, il tentativo di modificare l’immagine del profilo di un account, porti in realtà al codice di errore 0x80070520. Anche in questo caso, Microsoft ha confermato di essere a conoscenza del bug e di essere a lavoro per risolvere lo stesso.
Che Windows vada in conflitto con le VPN non è una novità assoluta. Durante il mese di aprile dello scorso anno, infatti, Microsoft ha dovuto fare i conti con alcuni problemi di velocità relativi alle VPN L2TP/IPsec, poi fortunatamente risolti.
Nonostante gli evidenti problemi, va ricordato quanto sia importante affidarsi agli aggiornamenti di sicurezza di Windows. Questi, infatti, vanno a “tamponare” eventuali lacune del sistema operativo che possono essere sfruttate dai cybercriminali per compromettere un computer.