Che Google voglia puntare molto sul nuovo servizio “Wave” è indubbio. Il colosso di Mountain View ha infatti pubblicato sul blog ufficiale del progetto, un’analisi che riassume i pareri sin qui raccolti dagli utenti che hanno già avuto modo di provare lo strumento per scopi personali, lavorativi, di svago, didattici e “no-profit”.
I dati sulle impressioni degli utenti sono stati raccolti attraverso un sondaggio pubblicato online (pubblicizzato servendosi anche della piattaforma di social network Twitter).
Google Wave è un’applicazione web che mira ad introdurre il concetto di comunicazione “globale”: in un’unica soluzione, infatti, vengono integrati gli strumenti per l’accesso e la gestione simultanea della posta elettronica, dei social network, della messaggistica istantanea, dei “wiki” e così via. La piattaforma di Google appare liberamente estensibile e pone pesantemente l’accento sull’aspetto collaborativo in tempo reale.
Gli utenti del servizio possono lavorare in tempo reale sui medesimi documenti confrontandosi eventualmente sugli interventi da apportare. Il tutto riferendosi ad una sola schermata.
Uno strumento come Wave può essere utilissimo in molteplici situazioni, sia in ambiente domestico che aziendale: dall’attività di organizzazione di eventi, viaggi, incontri alla stesura di progetti di gruppo; dalla condivisione di foto (con la possibilità di generare delle presentazioni) alla preparazione di un’agenda contenente note ed osservazioni; dal confronto su idee e lavori in corso d’opera sino, addirittura, ai giochi online.
Per ammissione di Google stessa, Wave non è ancora pronto per il “grande pubblico”. Ci sono ancora diversi nodi da sciogliere: l’attività di confronto con gli utenti svolta nelle scorse settimane ha proprio avuto come scopo quello di sondare il parere di coloro che Wave l’hanno provato mettendo a fuoco gli aspetti più critici.
Come si evince dai grafici pubblicati da Google (ved. questa pagina), gli utenti hanno generalmente apprezzato il concetto di “onda” (ogni partecipante alle discussioni può non solo modificare i contenuti ma anche fornire in tempo reale le sue osservazioni coinvolgendo eventualmente altre persone), la possibilità di collaborare attivamente con altri individui, l’integrazione stretta di documenti e strumenti di comunicazione, la possibilità di aggiungere estensioni e “gadget”.
Le critiche maggiori riguardano l’impossibilità di comunicare, ad oggi, con tutti gli utenti. La fruizione di Google Wave resta per il momento, infatti, ad invito. Ciò significa che coloro che non sono stati invitati all’uso del servizio non potranno in alcun modo impiegarlo. Secondo quanto dichiarato dai tecnici dell’azienda, a Mountain View si starebbe lavorando alacremente per estendere l’uso di Wave ad un sempre più ampio numero di utenti.
Il secondo appunto riguarda la lentezza del servizio: le performance sono ancora ben lungi dall’essere ottimali. Google è consapevole di quest’aspetto: un team di sviluppo sta concentrando le proprie attività sull’ottimizzazione dell’aspetto prestazionale.