Storico marchio dell’industria dei videogiochi, Atari è adesso in gravi difficoltà economiche. La società statunitense si è infatti appellata al “Chapter 11” nel tentativo di evitare la bancarotta e slegarsi dalla casa madre francese. Il “Chapter 11” è una parte della legge fallimentare USA che, sostanzialmente, attiva una sorta di procedura di amministrazione controllata: questa volta, dopo quanto accaduto recentemente anche a Kodak, è Atari a farne uso per provare ad allontanare il precipizio.
Il CEO dell’azienda americana, Jim Wilson, fa riferimento all’intenzione di ristrutturare la filiale a stelle e strisce spostando il suo business soprattutto sulle piattaforme mobili e sul merchandising, a conferma che il marchio Atari gode ancora di un certo interesse (in particolare tra gli “ex giovani”).
Un buon successo era stato ottenuto, di recente, da “Atari Greatest Hits“, una raccolta di titoli assai popolari negli anni ’70 ed ’80 portati sulla piattaforma Google Android e commercializzati ad un prezzo compreso tra 99 centesimi e 9,99 dollari.