Lo stato americano dell’Iowa ha fatto causa a TikTok, sostenendo che la piattaforma inganna i genitori riguardo al tipo di contenuti disponibili per gli utenti più giovani.
Secondo quanto affermato dalla procuratrice generale dell’Iowa, Brenna Bird, il noto social network andrebbe ad ospitare “Contenuti sessuali, droghe, alcol, linguaggio volgare intenso, messaggi di autolesionismo e altri contenuti vietati ai minori“, rendendo i filmati non adatti a bambini e adolescenti. Per Bird, le affermazioni di TikTok riguardo la quantità di contenuti inappropriati sia “Poco frequente” non sono veritiere.
Di fatto, l’Iowa contesta la classificazione dell’app che, su App Store, viene considerata come adatta dai 12 anni. In supporto alle critiche dello stato, è stato riportato come sulla piattaforma sia facile imbattersi in danze provocanti di donne in bikini o di consigli sull’uso di marijuana o sostanze simili. L’indagine ha portato però a galla anche video che promuovono autolesionismo, suicidio e disturbi alimentari.
L’Iowa contro TikTok: non è la prima volta che il social si scontra con uno stato americano
Secondo la classificazione Apple, la successiva fascia di età è quella dai 17 anni in su. Rientrando in questa categoria, un’app può contenere linguaggio offensivo, contenuti sessuali, nudità, alcol e droghe.
La mossa legale dell’Iowa contro TikTok si basa sulla richiesta al Consumer Fraud Act per costringere la piattaforma a porre fine alle “Sue dichiarazioni e comportamenti ingannevoli, fuorvianti, falsi e ingiusti” relativi ai contenuti che i genitori si aspettano date le linee guida della community e la sua classificazione nei vari store digitali.
La causa critica anche la Restricted Mode, progettata da TikTok per gli utenti più giovani, sostenendo che questa non funziona in modo adeguato.
L’Iowa non è di certo il primo stato americano a muoversi legalmente contro il social network. L’anno scorso, infatti, è stato il turno del Montana, vista la preoccupazione della vicinanza di TikTok con la Cina e il suo governo.