Microsoft ha tolto il velo da LiveStation, una nuova applicazione sviluppata dal colosso di Redmond che sembra porsi subito in diretta competizione con il già apprezzatissimo Joost. Entrambi sono software che consentono agli utenti di fruire di una vasta gamma di contenuti video. LiveStation affonda le sue radici in Silverlight, tecnologia presentata recentemente da Microsoft (conosciuta in precedenza col nome di “Windows Presentation Foundation Everywhere (WPF/E)”) che, proponendosi come un plug-in cross-browser e cross-platform, facilita la distribuzione di contenuti multimediali contenenti audio, video, elementi interattivi, animazioni. La tecnologia consente di creare applicazioni interattive per il web (RIA ossia “Rich Internet Applications”) e si basa, a sua volta, su .NET.
LiveStation è il risultato della collaborazione instauratasi tra i laboratori di Microsoft Research e Skinkers. La differenza principale rispetto a Joost risiede nel fatto che l’applicazione Microsoft consente di visionare programmi in diretta mentre il client ideato dagli autori di Skype – Janus Friis e Niklas Zennstrom – offre un ricco archivio di contenuti video che però sono tutti pre-registrati.
Come Joost, anche LiveStation si basa su archiettura peer-to-peer (P2P) molto versatile ed altamente scalabile. Chi sviluppa contenuti può sfruttare l’infrastruttura LiveStation per diffonderli contenendo così le spese relative ad hardware e connettività.
Il rilascio della versione finale di LiveStation è atteso per il prossimo mese di Ottobre: gli interessati possono comunque richiedere la partecipazione alla fase di beta testing, facendo riferiment al sito ufficiale del prodotto.
LiveStation: la web tv in salsa Silverlight
Microsoft ha tolto il velo da LiveStation, una nuova applicazione sviluppata dal colosso di Redmond che sembra porsi subito in diretta competizione con il già apprezzatissimo Joost.