Novell ha esteso il suo “SUSE Appliance Program” presentando il nuovo “SUSE Appliance Toolkit“, strumento completo che consente di costruire, provare, aggiornare e configurare delle appliance in qualunque tipo di ambiente (fisico, virtuale e “cloud”).
Come si sottolinea da Novell, aziende e produttori di software indipendenti (ISV) stanno sempre più riconoscendo la necessità di poter fidare su ambienti di test o di vero e proprio utilizzo che si rivelino pratici da usare e sicuri. “SUSE Appliance Toolkit” integra “SUSE Studio Onsite“: installabile localmente, si tratta di una piattaforma per lo sviluppo di appliance generate utilizzando solo le parti del sistema operativo necessarie ed essenziali.
Compresi nel pacchetto ci sono “WebYaST”, strumento che permette la configurazione remota – attraverso un’interfaccia web – delle appliance basate su SUSE Linux Enterprise; SUSE Lifecycle Management Server, per l’autenticazione ed il controllo degli accessi (la distribuzione di patch ed aggiornamenti diviene così notevolmente più semplice); il supporto per KIWI, strumento per la crezione di file d’immagine su SUSE Studio.
Per poter installare il pacchetto “SUSE Appliance Toolkit” è necessario dispore di un sistema dotato di 8 GB di RAM, 100 GB di spazio su disco disponibili ed un processore con il supporto per la virtualizzazione (AMD-V od Intel VT).
Le appliance, che possono essere pensate come entità software composte da una combinazione di applicazioni, middleware e componenti del sistema operativo integrati in un unico file d’immagine – utilizzabile sia su hardware “fisici” che virtualizzati -, saranno sempre più utilizzate nel prossimo futuro. Secondo le stime pubblicate da IDC, il business delle appliance raggiungerà la cifra di 1,1 miliardi di dollari entro il 2012.