OpenSUSE, distribuzione Linux molto adatta per l’impiego in ambito aziendale, è arrivata alla versione 11.3 portando con sé alcune novità tecniche e migliorie per quanto riguarda le funzionalità integrate che interessano sia gli utenti finali che gli sviluppatori.
Rilasciata dopo otto mesi di sviluppo, openSUSE 11.3 poggia sul kernel 2.6.34 e su Xorg 7.5. Il driver opensource “Nouveau” diventa lo strumento utilizzato, in modo predefinito, per supportare le schede grafiche nVidia. Il “kernel mode setting” (KMS) risulta poi attivato di default per tutti gli hardware supportati. Tale funzionalità consente al kernel di configurare e controllare alcune impostazioni grafiche: la parte di codice relativa ai driver grafici risiede ora nel nucleo del sistema operativo, liberando così il server grafico Xorg da parte dei suoi compiti.
Lo strumento “Zypper“, gestore dei pacchetti software basato su riga di comando, ha subìto numerose migliorie: tra queste, citiamo la possibilità di rimuovere le dipendenze che non sono più utilizzate.
Inoltre, sebbene il già convincente file system “Btrfs” di Oracle non sia ancora pronto per scopi “produttivi”, openSUSE 11.3 lo mette già a disposizione in modo opzionale, a beneficio degli utenti più “impavidi” che intendano metterlo alla prova. Il file system Btrfs può essere selezionato in fase d’installazione della distribuzione Linux, nel caso in cui si desiderasse impiegarlo per la partizione di sistema. In alternativa, è necessario configurare una partizione di boot separata dal momento che “grub” non permette ancora l’avvio da unità Btrfs.
Btrfs pone l’accento sull’integrità del dato mentre altri file system si concentrando sull’integrità dei metadati; supporta direttamente la compressione garantendo anche un più rapido trasferimento delle informazioni sulle unità di memorizzazione meno performanti; permette l’uso di “snapshots” scrivibili aprendo le porte a nuovi meccanismi di aggiornamento dei pacchetti software ed al più facile ripristino delle “impostazioni di fabbrica” di un qualunque sistema; migliora l’aspetto prestazionale per quanto concerne la gestione dei file di piccole dimensioni; integra direttamente un meccanismo di deframmentazione sempre in funzione oltre agli “storage pools”, per la connessione e la rimozione “al volo” delle unità disco.
KDE SC 4.4.4 è l'”ambiente desktop” proposto di default in openSUSE 11.3: agli utenti è comunque offerta la possibilità di scegliere, in alternativa, GNOME 2.30.1. Portato al debutto anche il leggerissimo “desktop environment” LXDE, particolarmente adatto per i netbook e i tablet a basso costo.
Il supporto d’installazione di openSUSE 11.3 (DVD in formato ISO) può essere prelevato gratuitamente facendo riferimento a questa pagina. Il sistema operativo è disponibile in lingua italiana.