Comincia a prendere forma il progetto di Intel che sta lavorando a un nuovo meccanismo per installare aggiornamenti del BIOS senza più dover riavviare il PC.
Della tecnologia Intel Seamless Update avevamo parlato a settembre e adesso spunta qualcosa di concreto per il kernel Linux.
Il meccanismo, chiamato Platform Firmware Runtime and Telemetry (PFRUT), diventa parte integrante delle specifiche ACPI a conferma che sarà utilizzano per ogni tipo di sistema, non solo sui dispositivi Linux quindi ma anche sulle macchine Windows.
Il vantaggio di PFRUT è che per l’aggiornamento del BIOS/UEFI non si dovrà più riavviare la macchina e seguire una procedura di flashing pre-boot che oggi è generalmente tutt’altro che automatizzata. Con il nuovo schema, invece, Intel mira a consentire l’aggiornamento dei dispositivi senza necessità di reboot, cosa utilissima per ridurre i downtime ad esempio in ambito server e in generale lato data center.
Per il momento la nuova caratteristica avvistata in Linux resta indirizzata ai server ma è molto probabile che possa essere distribuita anche sui dispositivi utilizzati dai consumatori.
L’aggiornamento del BIOS da parte di PFRUT sarà attivato dalle funzionalità del sistema operativo (attraverso Windows Update nel caso di Windows) con la differenza che il processo non richiederà appunto il riavvio della macchina come accaduto fino ad oggi.
Al momento Intel non ha specificato se per utilizzare PFRUT siano necessari particolari requisiti hardware a livello di scheda madre: ne sapremo di più nel corso dei prossimi mesi.
Attualmente lo sviluppo della nuova funzionalità è stato costante e Intel ha aggiunto i nuovi driver PFRUT al ramo “Linux-next” a partire dal quale sarà generata la versione finale del kernel Linux 5.17.