Il padre di Linux, l’informatico finlandese Linus Torvalds, ha da poco annunciato il rilascio di una nuova versione del kernel (release 5.19). Tra le note di rilascio spicca un dettaglio particolarmente interessante: Torvalds ha spiegato di aver lavorato sul nuovo kernel Linux usando il laptop basato su SoC ARM a 64 bit.
La piattaforma x86 è stata quindi abbandonata accantonando sia i processori Intel che AMD per passare a un sistema costruito attorno a un SoC ARM.
Quando la prima versione del kernel Linux fu sviluppata, nel 1991, Torvalds aveva unicamente a disposizione una macchina Intel 80386; con il passare degli anni il supporto hardware da parte di Linux ha subìto una vera e propria esplosione abbracciando i componenti di tanti produttori diversi. Limitandosi agli albori, Linux diventò compatibile con piattaforme quali MIPS, SPARC, Alpha e così via; più di recente, va tenuto in considerazione come il kernel alla base di Android sia proprio Linux ed esso funziona su SoC ARM a 32 e 64 bit.
Nello specifico oggi Torvalds ha rilasciato la nuova versione del kernel Linux usando un MacBook con un SoC di derivazione ARM e aiutandosi con la distribuzione Asahi appositamente sviluppata per i sistemi basati su Apple M1.
Rilasciare il kernel Linux utilizzando un sistema costruito su SoC ARM “è qualcosa che aspettavo da tantissimo tempo“, ha affermato Torvalds. “Finalmente questo è diventato realtà grazie al team di Asahi. Già da tempo Linux supportava i SoC ARM a 64 bit ma l’hardware disponibile fino ad oggi non era in nessun caso utilizzabile come piattaforma di sviluppo“.
Quello di Torvalds appare come un sostegno convinto e motivato ai nuovi PC ARM: vengono presentati come le soluzioni sulle quali puntare sempre di più nel prossimo futuro anche in ambito mainstream, segmento di mercato sul quale Apple sta puntando forte. E Torvalds assicura che d’ora in avanti utilizzerà per scopi produttivi il suo sistema Apple ARM-64 basato su Linux per far emergere eventuali problemi e contribuire rapidamente alla loro gestione e correzione.