Dopo circa tredici settimane di sviluppo, Linus Torvalds ha presentato quest’oggi il kernel Linux 2.6.29. La nuova versione è stata lanciata con un logo “inedito”: non si tratta dell’ormai celeberrimo piguino Tux ma di “Tuz”, “diavolo della Tasmania”. Si chiama così un marsupiale in via di estinzione che oggi vive solamente sull’isola di Tasmania, a sud-est dell’Australia.
Le principali novità introdotte nel kernel Linux 2.6.29 riguardano il supporto per i file system Btrfs e Squashfs oltre all’applicazione di alcuni interventi migliorativi sul file system Ext4. Nella modalità kernel, inoltre, i testi potranno essere visualizzati a risoluzioni più elevate e sembra sia stato ottimizzato il supporto per le schede grafiche.
Il nuovo kernel Linux abbraccia poi la tecnologia WiMax offrendo compatibilità con lo standard IEEE 802.16.
Si chiama “kernel” il cuore del sistema operativo: esso fornisce tutte le funzionalità di base a partire dalle gestione della memoria, delle risorse del sistema e delle periferiche collegate.