Ad inizio 2014 i giudici della Corte di Giustizia dell’Unione Europea avevano stabilito che non costituisce alcun reato l’attività di linking dei contenuti pubblicati su altri siti web, anche quando questi siano soggetti a copyright.
E, d’altra parte, non potrebbe essere diversamente dal momento che l’utilizzo dei links è “il sale” del web. Ne parlammo a suo tempo nell’articolo È permesso linkare contenuti soggetti a copyright.
Secondo l’avvocato generale della Corte, Melchior Wathelet, non costituisce violazione della legge neppure l’attività di linking verso un sito web che pubblica contenuti senza l’autorizzazione del detentore dei diritti d’autore.
Si tratta di un parere di importanza fondamentale che di fatto responsabilizza solamente il gestore del sito web che ospita contenuti in maniera illecita.
Il parere della Corte era stato richiesto dai giudici olandesi che erano stati chiamati in causa per dirimere una questione legata al diritto d’autore. Un blog aveva infatti pubblicato una serie di link verso alcuni siti web che fungevano da raccolte di foto sottratte dai siti web dei detentori del copyright.
Wathelet spiega che “linkare una risorsa non significa pubblicarla” e di fatto, quindi, ogni lamentela andrebbe diretta nei confronti di coloro che violano l’altrui proprietà intellettuale proponendo contenuti che sono protetti dalla normativa a tutela del copyright.
L’opinione dell’avvocato generale della Corte di Giustizia dell’Unione Europea non è vincolante ma da sempre rappresenta il “faro guida” per i tribunali europei.
Il giudizio definitivo sulla vicenda dovrebbe comunque arrivare nel giro di qualche mese.
Le conclusioni cui è pervenuto l’avvocato Wathelet sono consultabili a questo indirizzo, in italiano.