Go è un linguaggio di programmazione open source sviluppato da Google e nato a settembre 2007 per soddisfare tre requisiti: compilazione efficiente, esecuzione veloce del codice e facilità di programmazione.
JavaScript resta il linguaggio in assoluto più utilizzato, Python è il più studiato ma Go è senza dubbio quello più promettente. A sostenerlo è un’indagine curata da JetBrains che indica come Go sia utilizzato solo dal 18% dei programmatori (+8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente) ma evidenzia come molti sviluppatori abbiano dichiarato di intendere passare stabilmente al linguaggio proposto da Google.
Anzi, Google Go è associato ai migliori stipendi degli sviluppatori perché è utilizzato per orchestrare le operazioni nei data center, ad esempio per la gestione di container Docker e Kubernetes.
Robert Griesemer, uno degli esponenti del team di Google Go, ha rivelato quali novità aspettano gli utenti. Come si legge in questo intervento, l’obiettivo di Google è quello di rendere il più possibile scalabile il linguaggio di programmazione.
“I tre maggiori ostacoli su questo percorso per migliorare la scalabilità di Go sono la gestione dei pacchetti e delle versioni, un migliore supporto per la gestione degli errori e i prodotti generici“, ha dichiarato Griesemer.
La sfida consisterà quindi proprio nell’ottimizzazione di questi aspetti e la prima pietra miliare sarà posta ad agosto prossimo con il lancio di Go 1.13.
Nel recente rapporto firmato Hired, Go è stato citato come il linguaggio di programmazione “emergente” più richiesto in assoluto, seguito da Scala e Ruby.