Licenziamenti Microsoft: 1.000 dipendenti a casa tra HoloLens e Azure

In arrivo altri licenziamenti Microsoft con HoloLens e Azure a risultare i team più colpiti dai tagli della società.
Licenziamenti Microsoft: 1.000 dipendenti a casa tra HoloLens e Azure

Il preoccupante trend dei licenziamenti di massa nel contesto dei colossi tecnologici sembra inarrestabile. Nella giornata di ieri, infatti, Microsoft ha annunciato un taglio di personale che interessa 1.000 dipendenti dell’azienda.

Secondo quanto riportato dalla CNBC, a risultare maggiormente colpito dai licenziamenti sarebbe il team a lavoro su HoloLens 2 ma, secondo altre fonti come Business Insider, anche Azure avrebbe un numero elevato di personale coinvolto.

Riguardo il comportamento della compagnia di Redmond si è espresso Craig Cincotta, portavoce di Microsoft, che ha parlato di una “ristrutturazione” per quanto riguarda la sezione dedicata alla realtà mista (dunque HoloLens 2). A quanto pare, però, l’azienda sembra intenzionata a non depotenziare altri progetti, come il programma IVAS del Dipartimento della Difesa americano.

Licenziamenti Microsoft: un portavoce spiega cosa sta succedendo

Non è la prima volta che Microsoft effettua tagli sostanziali al proprio staff.

Lo scorso anno, infatti, l’azienda ha effettuato un netto taglio di personale, lasciando a casa 10.000 dipendenti. In quell’occasione, secondo il CEO Satya Nadella, l’operazione rientrava in una filosofia di restyling societario.

Negli ultimi dodici mesi, di fatto, molto è cambiato per l’azienda creata da Bill Gates. L’acquisizione di Activision-Blizzard e i massicci investimenti nel contesto dell’Intelligenza Artificiale, però, non sembrano aver influito più di tanto su un personale che continua a ridursi.

Come spiegato da Cincotta “Gli aggiustamenti organizzativi e della forza lavoro sono una parte necessaria e nella norma della gestione della nostra attività. Continueremo a dare priorità e a investire in aree di crescita strategiche per il nostro futuro e a sostegno dei nostri clienti e partner“.

D’altronde, come accennato all’inizio di questo articolo, tale fenomeno non è circoscritto a Microsoft. Anche altre aziende come Google, per esempio, hanno effettuato migliaia di licenziamenti negli ultimi mesi.

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