Libro rivela accuse e clamorosi retroscena su Meta

Il libro di Sarah Wynne-Williams denuncia abusi di potere, sorveglianza globale e un ambiente tossico all'interno di Meta.
Libro rivela accuse e clamorosi retroscena su Meta

Un’esplosiva pubblicazione intitolata “Careless People“, scritta dall’ex dirigente Meta Sarah Wynne-Williams, sta scuotendo il panorama tecnologico globale.

L’opera getta luce su presunti abusi di potere, pratiche aziendali discutibili e collaborazioni controverse che coinvolgono il colosso tecnologico di Mark Zuckerberg. Le accuse mosse contro Facebook e la sua leadership sollevano gravi interrogativi sull’influenza della piattaforma a livello mondiale.

La reazione di Meta non si è fatta attendere: l’azienda ha definito “false” molte delle affermazioni contenute nel libro e ha richiesto il ritiro della pubblicazione. Tuttavia, personalità influenti come il giornalista Cory Doctorow hanno descritto le rivelazioni come “scioccanti”.

Nel libro, la Wynne-Williams descrive un ambiente lavorativo tossico all’interno dell’azienda. Secondo l’autrice, Zuckerberg sarebbe stato percepito come un leader infantile e ossessivo, al punto che i dipendenti si sarebbero sentiti costretti a perdere appositamente nei giochi da tavolo per non contrariarlo. Le accuse non risparmiano nemmeno Sheryl Sandberg, che avrebbe tentato di acquistare illegalmente un rene per un trapianto, e Joel Kaplan, descritto come incompetente e accusato di episodi di molestie sessuali.

Dai leaker alle accuse nel libro di Wynne-Williams: il periodo nero di Meta

Particolarmente inquietanti sono le presunte relazioni tra Meta e governi internazionali. L’autrice narra di un tentativo di rapimento subito in Myanmar e accusa l’azienda di aver sabotato un progetto di connessione internet gratuita per rifugiati, annunciato da Zuckerberg alle Nazioni Unite, per motivi di profitto commerciale. Inoltre, emerge l’accusa di aver sviluppato un sistema di sorveglianza globale per il governo cinese, destinato a monitorare gli utenti di Facebook in tutto il mondo e a reprimere movimenti indipendentisti in aree come Hong Kong e Taiwan.

La Wynne-Williams non si limita a descrivere dinamiche di potere e geopolitica, ma evidenzia anche episodi di abuso di potere nei confronti dei dipendenti. L’autrice afferma di aver ricevuto una valutazione negativa da Kaplan per non aver risposto alle sue email mentre si trovava in terapia intensiva. Racconta inoltre di come episodi di comportamenti inappropriati da parte dei dirigenti sarebbero stati sistematicamente ignorati.

L’uscita di questo libro è solo l’ultima polemica che ha travolto Meta, con la compagnia che di recente sembra essere finita nel mirino dei leaker.

Fonte: gigazine.net

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