LibreOffice 7.2 migliora l'interoperabilità e la compatibilità con i formati Microsoft

La suite per l'ufficio di The Document Foundation cresce ancora e migliora la compatibilità con i formati dei documenti Microsoft Office.

È stata pubblicata oggi la versione finale di LibreOffice 7.2, la release più recente e aggiornata della suite opensource per l’ufficio la produttività.
Scaricabile gratuitamente dal sito del progetto LibreOffice 7.2 conta tante migliorie concentrate sull’interoperabilità con i formati di documenti Microsoft. Oltre il 60% delle modifiche sul codice di LibreOffice riguardano proprio questo aspetto.

Da The Document Foundation, organizzazione senza scopo di lucro fondata sostenere lo sviluppo di LibreOffice e in generale il movimento del software libero, si spiega che LibreOffice 7.2 estende la compatibilità con il vecchio formato di file DOC e con i documenti DOCX, XLSX e PPTX.
I file Microsoft sono ancora basati sul formato proprietario disapprovato da ISO“, la più importante organizzazione a livello mondiale per la definizione di norme tecniche, “nell’aprile 2008 e nascondono un gran numero di complessità artificiali“, si legge in un comunicato ufficiale rilasciato in queste ore. “Questo può causare problemi di gestione con LibreOffice, che per default utilizza un vero formato standard aperto come OpenDocument Format“.
Di come aprire i file DOC e DOCX e della loro storia avevamo già avuto modo di parlare in passato.

Grazie all’attività di sviluppo da parte degli sviluppatori, sia volontari che collaboratori sovvenzionati dalle aziende dell’ecosistema (vengono citate Collabora, Red Hat e allotropia), LibreOffice 7.2 fa un passo avanti significativo in termini di interoperabilità, pur mantenendo i numerosi vantaggi in termini di resilienza, robustezza e conformità agli standard.

LibreOffice offre il più alto livello di compatibilità nel segmento di mercato delle suite per ufficio, a partire dal supporto nativo per OpenDocument Format (ODF) – che supera i formati proprietari in termini di sicurezza e robustezza – fino all’eccellente supporto per i file DOCX, XLSX e PPTX“, si legge ancora nel comunicato.
Il nuovo LibreOffice fornisce inoltre filtri per un gran numero di formati di documenti legacy con l’obiettivo di restituire il controllo su di essi agli utenti.

LibreOffice 7.2 integra diverse migliorie legate all’ottimizzazione delle prestazioni nella gestione di file di grandi dimensioni, nell’apertura di file DOCX e XLSX, nella gestione della cache dei caratteri e nell’apertura di presentazioni e disegni che contengono immagini molto pesanti. Sono stati inoltre applicati interventi migliorativi sul motore grafico Skia che è stato introdotto con le precedenti versioni della suite.

Per l’installazione di LibreOffice in azienda The Document Foundation consiglia una delle offerte enterprise messe a disposizione dai partner dell’ecosistema su desktop, mobile e cloud.
Vengono fornite opzioni di supporto a lungo termine, assistenza professionale, sviluppi personalizzati e altri benefici come gli SLA (Service Level Agreement).

Nonostante questa raccomandazione, si spiega dalla fondazione, un numero significativo di aziende utilizza la versione supportata dai volontari invece di quella ottimizzata per le esigenze delle aziende. “Nel tempo questo può rappresentare un problema per la sostenibilità di LibreOffice perché rischia di rallentare l’evoluzione del progetto. Il codice sviluppato dalle aziende dell’ecosistema per i clienti aziendali viene sempre condiviso con la comunità sul repository del codice master e migliora la piattaforma LibreOffice Technology“, aggiunge The Document Foundation che osserva come una stagnazione della piattaforma può danneggiare gli utenti a tutti i livelli e minare le basi dello sviluppo di LibreOffice.

Un video che riassume le principali novità di LibreOffice 7.2 è pubblicato su YouTube a questo indirizzo.

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