Stando a fonti ben informate, AGCOM starebbe per approvare in via ufficiale un “atto di indirizzo” con cui chiederà agli operatori di telecomunicazioni di mettere gli utenti nelle condizioni di scegliere liberamente il modem router.
In attesa di conoscere il contenuto del documento elaborato dall’Autorità, la decisione che AGCOM avrebbe assunto è indubbiamente un fatto positivo.
Certificare la libertà nell’utilizzo di apparati acquistati in proprio dagli abbonati, significa indurre gli operatori ad aprire i propri servizi e a consentirne l’impiego anche con i dispositivi che non siano i modem router forniti dietro versamente di un canone mensile di noleggio oppure venduti al cliente a fronte dell’attivazione della connessione a banda larga/ultralarga.
La mente corre subito ai servizi VoIP su fibra: TIM, ad esempio, non fornisce le credenziali SIP per utilizzare la fonia con modem router di terze parti di fatto obbligando gli abbonati che desiderassero maggiori funzionalità a collegare un altro router “in cascata”: Modem Telecom: come configurarlo e come affiancarlo a un router.
È stato poi ampiamente dimostrato che l’utilizzo dell’account SIP di TIM è possibile anche con apparati diversi da quelli forniti dall’operatore: VoIP su fibra TIM con un altro modem VDSL.
Ecco quindi che le nuove disposizioni AGCOM potrebbero finalmente aprire il mercato eliminando tutti i paletti sino ad oggi imposti dai provider.
Resta da vedere se il provvedimento sancirà esclusivamente la cosiddetta libertà di modem (tema più volte portato in Parlamento dal deputato Ivan Catalano: Libertà di modem: gli operatori di telecomunicazioni dovranno rispettare le norme) oppure obbligherà anche gli operatori di telecomunicazioni a presentare offerte che non prevedano la fornitura di modem router in abbonamento.