Le tante critiche piovute su Lenovo nel corso degli ultimi giorni hanno indotto la società ad assumere una posizione ferma rispetto alla vicenda Superfish (vedere i nostri articoli sulla scoperta dell’adware Superfish e sulla sua rimozione).
Dopo la “lettera aperta” a firma di Peter Hortensius, Chief Technology Officer di Lenovo, l’azienda ha voluto informare l’utenza che d’ora in avanti non inserirà più componenti adware nè software superflui all’interno dei prodotti commercializzati.
Anzi, nell’ottica della massima trasparenza, Lenovo pubblicherà l’elenco completo di tutti i software precaricati sui suoi PC in modo tale da spiegare chiaramente quali applicazioni l’acquirente troverà eventualmente preinstallate e quali compiti svolgerà ciascun programma.
I portavoce di Lenovo spiegano che il nuovo “modus operandi” è già in fase di applicazione: in vista del lancio dei nuovi prodotti basati su Windows 10, l’immagine standard del sistema operativo (OEM) installata sui sistemi messi in commercio, includerà solo il sistema operativo, il software necessario per far funzionare l’hardware, le applicazioni per la sicurezza e quelle Lenovo. “Niente più adware, niente più bloatware“, assicura Lenovo.
Nei prossimi mesi, comunque, sarà possibile verificare l’impatto della vicenda Superfish sulle vendite dei nuovi PC Lenovo.