I proventi derivanti dalla vendita delle licenze di Windows hanno subìto una flessione del 30%. Lo ha confermato Microsoft paragonando i dati dell’ultimo trimestre del 2010 con lo stesso periodo dell’anno precedente.
La notevole differenza tra i due risultati è data, in primis, dalla fase di pre-lancio e di lancio di Windows 7 che ha abbondantemente incrementato le vendite. Inoltre, il ridimensionamento dei ricavi viene collegato anche agli aggiornamenti gratuiti che sono stati concessi agli utenti che hanno acquistato personal computer con Windows Vista preinstallato nei mesi antecedenti il rilascio della versione finale di “Seven”.
Alcuni analisti, tra i quali Rob Helm, ritengono comunque che la discrepanza sia riconducibile agli enormi quantitativi di licenze di Windows 7 che i produttori di personal computer hanno iniziato ad acquistare ben prima del lancio della versione finale del sistema operativo. Helm ha poi aggiunto: “è facile verificare come le vendite di Windows 7 siano strettamente legate all’andamento delle vendite di personal computer. Quando il mercato dei personal computer si riduce, Windows segue la medesime tendenza“.
Sia Gartner che IDC hanno stimato una contrazione delle vendite di personal computer, rispettivamente, del 3,1% e del 2,7% (il dato è riferito all’ultimo trimestre 2010 e confrontato con quello fatto segnare un anno prima).
Helm ha aggiunto che, se da un lato si è registrata una flessione nelle vendite di personal computer, il mercato dei netbook è stato per buona parte intaccato dal successo ottenuto dagli Apple iPad.
Indipendentemente da ciò che dice il “libro mastro”, Microsoft ha comunque voluto sottolineare il successo ottenuto da Windows 7 che avrebbe superato, dal mese di ottobre 2009 ad oggi, la soglia dei 300 milioni di licenze già commercializzate.