Il livello di sicurezza garantito dai prodotti tradizionali non sarebbe più sufficiente, l’accuratezza degli antivirus “classici” sarebbe in declino. In uno studio condotto dai tedeschi di “c’t”, ben 17 prodotti avrebbero raggiunto risultati piuttosto scarsi nel rilevamento di minacce piuttosto recenti.
La classifica degli antivirus migliori sarebbe guidata da Avira Antivir e GDATA Antivirus 2008, con una percentuale di riconoscimento, basata sull’uso delle definizioni virali, pari a circa il 99%. A seguire, Avast, AVG e BitDefender hanno ottenuto risultato molto positivi.
Il punto dolente, però, consiste nel rilevamento e nella prevenzione di infezioni dovute a malware nuovi, mai visti in precedenza. In queste situazioni, sempre secondo “c’t”, all’inizio dell’anno i prodotti antivirus riuscivano a garantire una percentuale di riconoscimento pari al 40-50%, letteralmente crollata, al 20-30%, a fine 2007.
Le performance migliori, in questo caso, sono di NOD32 e BitDefender con una percentuale di corretti rilevamenti, rispettivamente, del 68% e 41%.
Le due principali cause di questo declino sono la sempre più elevata competenza tecnica degli sviluppatori di malware e l’adozione di metodologie in grado di nascondere l’avvio di operazioni nocive.
I test hanno avuto come oggetto anche le abilità di rilevamento e blocco dei componenti potenzialmente pericolosi sulla base del loro comportamento. Secondo “c’t” le abilità di F-Secure supererebbero tutti gli altri concorrenti con Kaspersky e BitDefender accreditati di buone possibilità di crescita.
Le performance dei prodotti antivirus vanno migliorate
Il livello di sicurezza garantito dai prodotti tradizionali non sarebbe più sufficiente, l'accuratezza degli antivirus "classici" sarebbe in declino.