Anche nel 2024, le cattive abitudini nella scelta delle password non sembrano migliorare. Una recente analisi di NordVPN, basata su 2,5 TB di dati raccolti da fonti pubbliche e dark web, ha stilato la classifica delle peggiori password utilizzate a livello globale e in Italia. I risultati mostrano come molte persone continuino a sottovalutare l’importanza di proteggere i propri account.
Le 10 peggiori password in Italia
Ecco la top 10 italiana delle password più vulnerabili, raccolte attraverso il software NordStellar:
- 123456 – usata 46.595 volte;
- cambiami – 22.472 volte;
- 123456789 – 18.604 volte;
- 12345678 – 12.221 volte;
- password – 10.990 volte;
- juventus – 10.394 volte;
- qwerty1 – 10.394 volte;
- qwerty123 – 9.202 volte;
- francesco – 8.174 volte;
- qwerty – 7.822 volte.
Queste password possono essere violate in meno di un secondo utilizzando strumenti comuni per attacchi informatici. Sorprende notare come, nonostante la crescente complessità delle minacce digitali, le scelte più semplici continuino a dominare.
Consigli per una password sicura
La ripetitività di queste classifiche evidenzia quanto sia cruciale creare password robuste. Per proteggere i propri dati, ecco alcuni consigli utili:
- Usare una combinazione di lettere maiuscole, minuscole, numeri e simboli;
- Evitare riferimenti personali come nomi, date o parole comuni;
- Scegliere password uniche per ogni account;
- Affidarsi a un gestore di password (es. 1Password) per generare e archiviare credenziali sicure.
La protezione degli account dipende dalla capacità di adottare misure di sicurezza adeguate. Cambiare le proprie abitudini rappresenta il primo passo per evitare di ritrovarsi nella prossima lista delle peggiori password. È paradossale, ma proprio ciò che dovrebbe richiedere maggiore attenzione spesso viene trascurato: dedicare poco tempo alla scelta di una password sicura per l’accesso a un sito, alla propria e-mail principale o a servizi importanti come iCloud o Google Play è un errore da non sottovalutare.
Sono diversi i casi di persone che hanno finito per perdere i propri dati personali e addirittura soldi dalle carte di credito. Le fughe di dati sono sempre più numerose e pertanto è necessario alzare le barricate, rendendo la vita difficile i tanti (troppi) furbi che bazzicano sul web.