Python è un linguaggio di programmazione di alto livello abbondantemente utilizzato da parte degli sviluppatori. Fino ad oggi, però, non c’è mai stato spazio per Python sui dispositivi Android e iOS.
L’ideatore di Python, Guido van Rossum, così come molti programmatori, si augurano che il linguaggio possa essere presto utilizzato anche sui device mobili.
A colmare il vuoto potrebbe essere BeeWare, un progetto opensource creato da Russell Keith-Magee che ha come obiettivo quello di portare CPython su Android così che le applicazioni scritte in Python possano funzionare nativamente sul sistema operativo di Google.
BeeWare mira a permettere agli sviluppatori di scrivere applicazioni in Python e far girare quel codice ovunque: ad esempio sui dispositivi iOS, Android, Windows, macOS, Linux, browser e tvOS.
CPython è invece l’implementazione opensource di riferimento del linguaggio open-source ed è utilizzata in altri progetti come ad esempio Jython, scritto in Java e basato su una macchina virtuale Java (JVM).
Nel caso di BeeWare la strategia iniziale era quella di compilare il codice Python in Java bytecode ma oggi i dispositivi Android sono ormai talmente performanti (e il kernel di Android sufficientemente “permissivo”) da poter eseguire CPython come componente a sé.
Guido van Rossum ha da parte sua già abbracciato l’idea di portare Python sui dispositivi mobili ma la strada è ancora irta di ostacoli. La valutazione di molti è che il porting di Python su mobile richiederà ingenti somme di denaro e team specializzati, molto di più di quanto non siano stati necessari per altri progetti.