Google aveva presentato le Chrome Apps a settembre spiegando come sia possibile utilizzare applicazioni originariamente sviluppate per il browser Chrome come se fossero normali programmi per Windows o Mac OS X: Chrome Apps, le applicazioni “escono” dal browser.
Oggi i tecnici del colosso di Mountain View spiegano che presto si arriverà allo stesso risultato anche sui dispositivi mobili a cuore Android ed Apple iOS. Utilizzando uno strumento di sviluppo fatto derivare dal progetto Apache Cordova, uno speciale framework che consente di creare applicazioni native per dispositivi mobili utilizzando HTML, CSS e JavaScript, ogni programmatore che abbia già messo a punto un’app per il browser Chrome potrà agevolmente trasformarla in una “creazione” liberamente distribuibile attraverso Google Play e l’Apple App Store.
Google assicura che sono a disposizione degli sviluppatori gran parte delle API “core” di Chrome: queste potranno essere sfruttate dalle app per gestire l’autenticazione degli utenti, i pagamenti, avviare uno scambio di dati fra l’applicazione ed il server del programmatore, inviare e ricevere dati utilizzando i protocolli TCP ed UDP, esporre messaggi di notifica, memorizzare dati in locale, salvare e recuperare file su Google Drive ed avviare attività programmate.
Maggiori informazioni, insieme con una serie di esempi, sono pubblicate sul blog di Chromium, a questo indirizzo.