Attraverso recente ricerca, NordPass ha voluto analizzare quali sono le password utilizzate con più frequenza a livello mondiale.
Lo studio ha preso in esame le 200 parole d’accesso più comuni, prendendo in considerazione 35 diversi paesi, tra cui figura anche l’Italia. Nel report che ne risulta, il Bel Paese non esce di certo a testa alta. Secondo i dati ottenuti, infatti, la password italiana più diffusa è “admin“. Ciò risulta sconcertante, anche in virtù di quanto siano importanti questi dati e di quanto siano ambiti da hacker e cybercriminali di ogni tipo.
Nello specifico, ecco la statistica stilata da NordPass:
- admin
- 123456
- password
- Password
- 12345678
- 123456789
- password99
- qwerty
- UNKNOWN
- 12345
- ciaociao
- francesco
- 1234567890
- Windows1
- Windows10
- riccardo
- corrado
- francesca
- andrea
- juventus
Il tutto tenendo conto di come le informazioni raccolte dai ricercatori hanno analizzato un campione di password disponibile pubblicamente, incluse alcune liste disponibili sul Dark Web.
Dal calcio ai nomi di persona: le password più utilizzate sono tutt’altro che sicure
Attraverso i dati accumulati, è stato possibile anche tracciare alcune considerazioni interessanti sulle password più comuni.
Sotto questo punto di vista, per esempio, i nomi di persona risultano molto diffusi e altrettanto facili da individuare per i cybercriminali. A livello internazionale, la password più utilizzata in comune è “123456“: di fatto, si tratta di una parola d’accesso a dir poco facile da individuare.
I servizi a cui gli utenti fano meno attenzione, a quanto pare, sono quelli legati a streaming video. Come appare logico, invece, le piattaforme finanziarie sono quelle generalmente più curate lato password.
Risulta curiosa la presenza di nomi relativi a club calcistici. In Italia, per esempio, rientra nella top 20 “juventus” così come sembra riscuotere un certo successo “benfica” in Portogallo.
Da tutte queste informazioni, NordPass ha tratto un’amara considerazione: a livello mondiale circa il 70% delle password possono essere violate in meno di un secondo.
In tal senso, per ridurre del tutto i rischi, esistono due vie percorribili. La prima prevede la memorizzazione di password complesse, costituite da lettere, numeri e caratteri speciali, sperando che nessun cybercriminale indovini la combinazione.
Nel secondo caso, molto più sicuro, è possibile semplicemente affidarsi a un password manager di alto livello.