Nella giornata di ieri, attraverso comunicato ufficiale, il browser Brave ha annunciato che il suo assistente IA, chiamato Leo, è pronto a debuttare nell’ecosistema Apple.
L’assistente, già disponibile per smartphone Android e in ambiente desktop, consente agli utenti di porre domande all’Intelligenza Artificiale, di richiedere riassunti e di creare nuovi contenuti.
La lunga attesa degli utenti iOS, a quanto pare, sarà ripagata con una nuova funzione non disponibile per Android.
Come affermato dagli stessi sviluppatori, tale versione presenterà una funzionalità relativa alla trasformazione della voce in testo. Attraverso questa sarà possibile interagire con il browser vocalmente, evitando la digitazione manuale dei prompt.
Leo per iOS è disponibile a tutti gli utenti che hanno aggiornato il proprio browser alla versione 1.63.
L’assistente IA di Brave offre agli utenti diversi LLM con cui interagire
Sebbene l’ingombrante presenza di ChatGPT e strumenti del genere tra la concorrenza, lo sforzo di Brave nel contesto dell’IA con Leo appare encomiabile.
L’assistente IA in questione ha accesso a diversi LLM, con Mixtral 8x7B impostato come predefinito e altri nomi di rilievo del settore come Llama 2 13B di Meta e Instant di Anthropic (anche se questo passaggio avviene attraverso un abbonamento a pagamento, ovvero Leo Premium).
Come è facile intuire, Brave non è l’unico browser ad essersi mosso in questo senso. Già l’anno scorso, per esempio, Opera ha lanciato Aria, il proprio assistente IA. Quest’ultimo è stato proposto forte della collaborazione con OpenAI e con un’interfaccia molto user friendly per chi ha dimestichezza con i classici chatbot IA.
D’altro canto, la ricerca online e l’IA sono due mondi che si stanno avvicinando in modo impressionante e, in tal senso, i browser rappresentano un “ponte” che verrà profondamente rivoluzionato dall’evoluzione di questa tecnologia.