L'app Google Recorder arriva su ChromeOS con il prossimo aggiornamento

L'app Google Recorder per smartphone Pixel sbarca sui Chromebook: a cosa serve e qual è attualmente il suo più grande limite.
L'app Google Recorder arriva su ChromeOS con il prossimo aggiornamento

L’app Google Recorder, disponibile per i dispositivi Pixel, sta ottenendo un certo successo tra l’utenza mobile.

Questo software è in grado di creare riepiloghi di trascrizioni in tempo reale, sfruttando le potenzialità del LLM noto come Gemini Nano. L’app, grazie alle potenzialità di Pixel 9, è in grado di elaborare registrazioni lunghe anche 40 minuti.

Come riportato dal sito 9to5Google, la compagnia ha intenzione di portare Google Recorder anche sui Chromebook. Ciò dovrebbe avvenire in concomitanza con il prossimo aggiornamento ChromeOS, previsto nei prossimi giorni.

La nuova versione del sistema operativo, ovvero la 130, dovrebbe dunque permettere agli utenti di effettuare trascrizioni offline, identificare l’oratore oltre a ottenere riepiloghi IA dalle trascrizioni. Nonostante ciò, è bene considerare come non tutti i Chromebook potranno accedere a tutte le funzionalità legate all’app Recorder.

Google Recorder su Chromebook, ma con un piccolo limite

Come suggerito da 9to5Google, i riepiloghi delle trascrizioni saranno una funzione esclusiva dei Chromebook Plus. Le altre funzionalità, invece, dovrebbero essere disponibili per tutti i computer che riceveranno l’aggiornamento dell’OS.

Sebbene il software sarà in grado di ottenere l’audio esterno per generare trascrizioni senza problemi, alcune funzioni (come l’identificazione dell’oratore) è limitata alla lingua inglese. Secondo quanto trapelato, Google Recorder dovrebbe offrire un design Material You, elegante ma allo stesso tempo facile da gestire.

Dai primi screenshot trapelati, sembra che i comandi permetteranno di modificare la velocità di riproduzione, muoversi nella traccia audio esaminata e cercare la le trascrizioni. Una volta elaborate, quest’ultime saranno salvabili in locale attraverso un classico file in formato .txt.

Questa implementazione è solo una delle ultime modifiche che Google ha effettuato sui suoi notebook. Giusto qualche mese fa, la compagnia di Mountain View ha introdotto una novità che avvicina ulteriormente ChromeOS ad Android.

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