Agli inizi di maggio scorso nomi del calibro di Google, Register.it, PosteItaliane e Seat Paginegialle, avevano lanciato “Lamiaimpresaonline” con l’obiettivo di offrire a tutte quelle piccole e medie imprese ancora non avvicinatesi al mondo del web, gli strumenti per realizzare – in modo semplice e veloce – un sito Internet, utilizzabile anche per la promozione della propria attività e la vendita online di prodotti.
Assoprovider, associazione dei provider indipendenti, ha duramente criticato l’iniziativa segnalando oggi “la presunta anticoncorrenzialità dell’operazione all’Autorità Antitrust giudicandola gravemente lesiva della libera concorrenza all’interno del mercato di riferimento di cui fanno parte numerosi players, quali web agencies, web designer, registrar ed anche internet service provider“.
Secondo il legale di Assoprovider, il progetto “Lamiaimpresaonline” sarebbe in grado “come minimo, di alterare la libera concorrenza fra imprese, senza eliminarla forse, ma certamente limitandola fortemente. Viene impedita infatti l’entrata di potenziali concorrenti, e provocata l’uscita di quelli attuali mettendo a repentaglio la sopravvivenza stessa di un’intera categoria professionale (web agencies – web designer), oltre a quella di altre categorie connesse“.
Ad essere contestata è anche la pratica commerciale seguita dai promotori dell’iniziativa rivolta alle PMI: facendo leva sulla propria posizione dominante sul mercato, “la cordata” di aziende promotrici offrirebbe una serie di servizi a titolo completamente gratuito, per la durata di un anno. Un’impostazione che, si osserva da Assoprovider, non può essere utilizzata da tutte quelle società che sono prive “del peso di mercato di Google, Seat, Register.it e PosteItaliane“.
Mentre le eccezioni sollevate da Assoprovider sono consultabili, nella loro interezza, facendo riferimento a questa pagina, la parola passa adesso all’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato (AGCM), presieduta da Antonio Catricalà.