Il chatbot Claude di Anthropic si prepara a diversi aggiornamenti importanti che otterrà nei prossimi mesi.
Nel contesto del World Economic Forum di Davos, il CEO della compagnia Dario Amodei si è espresso in merito durante un’intervista al Wall Street Journal. In tale occasione, Amodei ha parlato della futura implementazione di una modalità vocale e una funzione capace di fornire una memoria al chatbot.
Claude dovrebbe dunque poter contare in futuro su un sistema di comunicazione vocale bidirezionale, che consentirà agli utenti di parlare con l’AI e di ottenere risposte. Il risultato, dovrebbero essere conversazioni naturali, senza necessità di digitare prompt testuali.
L’obiettivo di Anthropic sembra chiaro: andare a coprire una nicchia di mercato che si colloca tra i chatbot tradizionali e gli assistenti vocali come Siri o Alexa.
Claude, modalità vocale e maggiore memoria: ecco come cambierà l’AI di Anthropic nei prossimi mesi
Come già accennato, Claude dovrebbe poter anche ottenere un upgrade per quanto concerne la memoria. Ciò significa che manterrà ricordi rispetto alle interazioni passate, creando una sorta di “background” che renderà più facili e piacevoli le future conversazioni con il chatbot.
Se è vero questa funzione di memoria potrebbe portare a conversazioni più personalizzate, allo stesso tempo in diversi hanno sollevato domande su cosa potrebbe succedere quando Claude mescola quei ricordi con eventuali allucinazioni.
Amodei ha spiegato come Anthropic sia stata travolta dall’impennata della domanda di AI nell’ultimo anno. Il CEO ha poi raccontato che la capacità di elaborazione della compagnia è stata portata al limite negli ultimi mesi. Il programma di aggiornamenti per Claude fa parte del suo sforzo per rimanere competitivo in un mercato dominato ancora da OpenAI e dai giganti della tecnologia come Google.
Nonostante questi competitor a dir poco scomodi, Anthropic sta riuscendo a ritagliarsi un proprio ruolo di rilievo in un settore che risulta ancora in forte espansione.