Le tastiere sono una periferica fondamentale per i computer. Attraverso le informazioni inserite attraverso i tasti, è possibile trasmettere al PC una quantità enorme di dati importanti.
In un contesto del genere, una domanda sorge spontanea: una tastiera può essere hackerata? La risposta, sfortunatamente, è sì.
Anche se esistono alcune contromisure efficaci, come vedremo in seguito, l’hacking di questa periferica è possibile. Attraverso alcuni attacchi informatici infatti, è possibile manipolare l’input dei tasti da remoto, di fatto prendendo pieno possesso della tastiera.
Attacchi keylogger e non solo: come può essere hackerata una tastiera
In questo senso, la minaccia più diffusa sono gli attacchi keylogger, che permettono al cybercriminale di registrare qualunque tipo di input digitato dall’utente. Nonostante le azioni di questo tipo siano temute, esistono anche altri potenziali rischi per questa periferica.
Driver e software appositamente modificati, una volta installati dalla vittima, possono anch’essi aprire la strada agli hacker per gestire e/o monitorare una keyboard.
Infine, non vanno sottovalutati i rischi di una connessione wireless. Che si tratti di Bluetooth o di altre soluzioni, i cybercriminali possono intromettersi nella comunicazione tra periferica e computer, prendendo il pieno controllo della tastiera.
Come prevenire intromissioni esterne?
Per evitare potenziali azioni di hacking, è bene seguire alcuni principi base, utili per proteggere i dispositivi elettronici in generale (siano essi tastiere o interi ecosistemi PC).
L’aggiornamento di software, driver e sistema operativo risulta essenziale per prevenire intromissioni. Allo stesso tempo, un antivirus adeguato può rafforzare la protezione rispetto a potenziali attacchi.
Soprattutto nei contesti lavorativi, con più colleghi, questo tipo di precauzione potrebbe non bastare. A tal proposito, si spazia da password per accedere al sistema operativo o di protezioni “fisiche”, come tastiere protette da lucchetto o simili.
Nel contesto wireless, poi, va tenuto conto di un rischio elevato come quello legato ai caricabatterie falsi. Adottare sistemi di crittografia come l’Advanced Encryption Standard (AES) può evitare spiacevoli conseguenze come l’intercettazione del segnale da parte di estranei.