Una spallata alla protezione DRM 10 di Microsoft arriva da un software che ha cominciato a diffondersi in Rete da qualche giorno. Gli autori dichiarano di aver sviluppato il programma con lo scopo di consentire la riproduzione – sui vari dispositivi dei quali si è in possesso – di brani musicali e contenuti multimediali regolarmente acquistati. In questo modo, dopo aver comprato da uno dei tanti “negozi online”, ad esempio, un qualsiasi brano protetto con Microsoft DRM 10 (file .WMA), “FairUse4WM” – questo il nome del programma – può eliminarne la funzionalità anticopia. Il software non consente comunque di importare coppie di chiavi KID/SID proprio con l’intento di scoraggiarne l’uno a scopi di pirateria.
Si attende una veloce reazione da parte di Microsoft che dovrà assai probabilmente rimetter mano al funzionamento della tecnologia DRM proprietaria in modo da difenderla da futuri attacchi. Tra l’altro Zune, il nuovo dispositivo multimediale portatile firmato Microsoft, dovrebbe proprio integrare le stesse funzionalità DRM oggi prese di mira. Urge quindi correre rapidamente ai ripari.
La tecnologia DRM Microsoft presa di mira
Una spallata alla protezione DRM 10 di Microsoft arriva da un software che ha cominciato a diffondersi in Rete da qualche giorno.