Le prossime versioni di Windows 11 integreranno una funzionalità di ricerca multimediale intelligente che utilizzerà un approccio sempre più multimodale. Con la pubblicazione di Windows 11 Insider Canary Channel build 27695, uno tra i più famosi leaker ha avvistato alcuni importanti riferimenti che fanno pensare a un miglioramento della funzionalità di ricerca integrata nel sistema operativo.
In pratica, gli utenti potranno scrivere uno o più termini di ricerca oppure intere frasi ed estendere la ricerca non soltanto al contenuto dei documenti ma anche a file multimediali e registrazioni audio-video.
Windows 11 riconosce testi nelle registrazioni audio e video
La ricerca multimediale intelligente è descritta come uno strumento che trascrive tutti i file audio e video sul PC e renderà quelle parole ricercabili tramite Windows. Pensate a una riunione registrata con lo smartphone o con altri dispositivi da cui si devono ottenere informazioni o a un audiolibro nel quale si deve ricercare un punto preciso.
Lo strumento non è attualmente disponibile ma l’introduzione di una serie di stringhe e descrizioni, è conferma inequivocabile dell’arrivo della nuova funzionalità di Windows 11.
Il famoso leaker XenoPanther ha estratto la frase seguente: “cerca per parole pronunciate nei tuoi file video o audio indicizzati. Cliccando su Accetto, acconsenti alla scansione dei file multimediali sul tuo dispositivo. Se necessario, il modello richiesto verrà scaricato e installato in background. Una volta impostato il modello IA, è necessario trascrivere i file multimediali e indicizzarli prima di abilitare la ricerca basata sui contenuti“.
Funzionalità destinata a fare il paio con Microsoft Recall
La possibilità di cercare stringhe di testo all’interno di registrazioni e file audio-video, sembra essere una novità a complemento della funzionalità Recall che Microsoft ha deciso di non abbandonare e di riproporre entro ottobre 2024. Recall si occupa di acquisire schermate durante qualsiasi sessione di lavoro con Windows 11 e di annotare le informazioni salienti, così da permettere agli utenti di ritrovare i dati necessari. Grazie all’intelligenza artificiale, Recall può riconoscere gli screenshot più rilevanti ed estrarre i dati rilevanti evitando, a detta di Microsoft, di acquisire password e altri dati riservati, personali, sensibili o potenzialmente tali.
Dopo la débacle iniziale, con i dati degli utenti salvati in chiaro in un database locale, senza alcuna forma di cifratura, i vertici di Microsoft hanno rimesso al lavoro gli ingegneri prescrivendo un ripensamento totale della funzionalità di sistema.
Recall richiede un PC compatibile con Windows Copilot+, una NPU da almeno 45 TOPS e uno spazio di archiviazione compreso tra 25 GB e 150 GB. Non è ancora noto se la ricerca multimediale intelligente, anch’essa basata su modelli di IA, avrà gli stessi requisiti per i potenziali utenti.