La piattaforma di Microsoft "è la più fragile", secondo il CEO di Delta

Ha le idee ben chiare il CEO di una nota compagnia aerea che ha perso 500 milioni di dollari a causa del blackout Microsoft/CrowdStrike
La piattaforma di Microsoft

Sono passate due settimane dal blackout di oltre 8 milioni di sistemi Windows causati da un aggiornamento “sfortunato” diffuso da CrowdStrike. L’emergenza è rientrata, ma le aziende colpite – piccole o grande che siano – continuano a contare i danni, soprattutto economici, e si appresentano a chiedere il dovuto risarcimento. Un esempio è Delta Air Lines, il cui CEO ha recentemente rilasciato un’intervista che di certo non migliora l’immagine di Microsoft e CrowdStrike.

Il CEO di Delta elogia Apple e definisce fragile la piattaforma di Microsoft

L’intervista in questione è stata rilasciata alla CNBC dopo che Delta ha assunto un avvocato per citare in giudizio sia Microsoft che la società specializzata in tecnologie per la sicurezza informatica. Ed Bastian, CEO della compagnia aerea statunitense, ha rivelato che il blackout causato da CrowdStrike è costato alla società circa 500 milioni di dollari, e per questo motivo si è mossa per cercare di ottenere un risarcimento danni adeguato.

Nonostante il disastro informatico del 19 luglio, Delta continua a fare affidamento sull’infrastruttura IT di Microsoft. Questo però non ha impedito a Bastian di pronunciare parole al vetriolo sull’azienda di Redmond. Alla domanda su come evolverà il rapporto dopo quanto accaduto, il CEO di Delta ha dichiarato quanto segue:

La mia sensazione è che, in questo ambito, quella di Microsoft sia la piattaforma più fragile. Quando è stata l’ultima volta che hai sentito parlare di un grosso blackout in Apple?

Il confronto con Apple era inevitabile, dal momento che i Mac non hanno subito alcun danno in quello sfortunato 19 luglio. A tal proposito, solo pochi giorni fa un dirigente della stessa Microsoft, John Cable, ha indicato quella che secondo lui sarebbe la giusta strategia da seguire per evitare che si verifichino nuovi incidenti di tale portata. E la strategia è quella di Apple, che non consente alle aziende di terze parti di accedere al kernel del sistema operativo.

Cosa faranno ora le aziende colpite? Quasi sicuramente non abbandoneranno i sistemi Microsoft per quelli Apple, ma chiederanno un risarcimento e, soprattutto, proprio come Delta, inviteranno l’azienda a prestare maggiore attenzione.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti