La Germania si scaglia contro RapidShare

Molti lettori sicuramente conosceranno RapidShare, un servizio di hosting per file di qualsiasi genere.

Molti lettori sicuramente conosceranno RapidShare, un servizio di hosting per file di qualsiasi genere. Su RapidShare è possibile trovare di tutto: da contenuti assolutamente legittimi a materiale coperto da diritto d’autore.
Sebbene il servizio sia “fisicamente” locato in Svizzera, proprietaria di RapidShare è una società tedesca che si è vista notificare un’ordinanza, da parte dalla corte distrettuale di Dusseldorf (Germania), attraverso la quale si intima l’implementazione di misure preventive atte a bloccare la pubblicazione di contenuti protetti da copyright.
La corte ha invitato RapidShare a fare una distinzione tra i file soggetti a copyright e quelli liberamente veicolabili ospitati sui server dell’azienda.
Appare però piuttosto difficoltosa, se non pressoché impossibile, l’adozione di provvedimenti tecnici che permetta di individuare contenuti coperti da diritto d’autore ed eventualmente impedirne la pubblicazione online.
E’ assai probabile che RapidShare si appelli alla decisione della corte oppure decida di trasferirsi in un’altra nazione.

Giro di vite, sempre in Germania, anche per ciò che riguarda le misure antiterrorismo. Wolfgang Schäuble, ministro degli interni tedesco, avrebbe addirittura proposto l’impiego, da parte delle forze di polizia, di componenti malware, da installare sui sistemi da tenere sotto controllo per ragioni di sicurezza nazionale. Si parla anche del possibile utilizzo di un componente software in grado di intercettare chat vocali e testuali effettuate attraverso il client VoIP Skype (sviluppato da un’azienda conosciuta con il nome di Digitask).
Al momento si tratterebbe solamente di proposte: non è chiaro se questo tipo di misure saranno poi effettivamente utilizzate nella pratica.

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