La Francia scende sul piede di guerra e punta nuovamente il dito contro Apple. La società della Mela avrebbe “dimenticato” di corrispondere qualcosa come 12 milioni di euro in tasse. Secondo i giudici del Tribunal de Grand Instance di Parigi, la multinazionale di Tim Cook – nel periodo compreso tra marzo e dicembre 2012 – avrebbe messo in commercio i suoi tablet iPad senza versare un centesimo nelle casse dell’erario.
Oltralpe, infatti, vige una normativa molto simile a quella italiana sul cosiddetto equo compenso. I produttori e gli importatori di prodotti elettronici finalizzati alla riproduzione o alla registrazione di contenuti digitali debbono versare una quota variabile per ogni singolo dispositivo messo in commercio. La tassa viene utilizzata come indennizzo per la copia privata delle opere protette dal diritto d’autore. In altre parole, prima ancora di sapere se l’utente utilizzerà il device che ha comprato per fini illegittimi, viene a priori richiesto un “obolo risarcitorio”.
In Italia la legge sull’equo compenso ha destato non poche polemiche (vedere questi articoli) ed ancor’oggi sono in molti ad auspicarne l’abrogazione.
Apple ha contestato, in Francia, l’applicabilità ai tablet della normativa che, tra l’altro, avrebbe dovuto essere meramente temporanea.