Secondo quanto sostenuto da Reuters, le autorità francesi si stanno organizzando per accusare formalmente NVIDIA per pratiche anticoncorrenziali. Sebbene le accuse verso il colosso tecnologico americano non siano del tutto chiare, sembra che il problema sia legato al monopolio dell’azienda nel campo delle infrastrutture IA.
Le autorità antitrust transalpine si stanno muovendo in questo senso dopo una possibile irruzione negli uffici francesi di NVIDIA, avvenuto a settembre 2023, con riferimento a un’indagine riguardante al settore delle GPU. Come spiegato da Reuters, l’aumento della domanda di chip conseguente al boom di ChatGPT ha portato le autorità a tenere sott’occhio l’operato di NVIDIA che, forte della sua posizione predominante, potrebbe assumere atteggiamenti anticoncorrenziali.
La compagnia, che di recente ha superato Microsoft ed è l’azienda di maggior valore al mondo, al momento non ha commentato alla notizia diffusa dalla nota agenzia di stampa.
Antitrust francese contro NVIDIA: cosa rischia il colosso tecnologico?
Nonostante la mossa delle autorità francesi sia senza precedenti, NVIDIA ha anche altri problemi a cui far fronte. Riguardo la produzione di schede grafiche, infatti, sia l’UE che altri paesi (la Cina e la stessa Francia) hanno fatto indagini per verificare la posizione dell’azienda.
Ma cosa rischia effettivamente il colosso tecnologico? Se le autorità francesi accertassero la violazione delle leggi, per la compagnia statunitense potrebbero scattare multe fino al 10% del fatturato annuo globale. Nonostante ciò, vi sono concrete probabilità che NVIDIA scenda a patti con le autorità, modificando i propri comportamenti commerciali per rientrare entro i confini della legge.
La produzione dei chip IA, d’altro canto, è ormai diventata una priorità per le grandi compagnie tecnologiche. A tal proposito la stessa Huawei ha dato priorità assoluta alla produzione di questo chip hardware, dimostrando come si tratti del business del momento.