Sta facendo il giro del mondo, in queste ore, la decisione della città di Monaco di Baviera (Germania) che – dopo dieci anni – ha deciso di tornare ad utilizzare macchine Windows. Il progetto “LiMux” era stato avviato anni fa e proprio nell’ormai lontano 2004 la terza città tedesca per numero di abitanti aveva approvato il passaggio a Linux per circa 14.000 sistemi.
Due lustri fa, la migrazione da Windows a Linux era stata motivata sulla base della volontà di ridurre i costi, di affidarsi ad una piattaforma affidabile e supportata dalla comunità degli sviluppatori, con l’obiettivo di assumere una decisione “politicamente corretta” per la città.
Oggi, i vertici cittadini spiegano che il passaggio a Linux non avrebbe portato ai risparmi che erano stati stimati e che la produttività dei dipendenti avrebbe subìto una flessione proprio in forza delle scelte operate sul versante software.
Si aggiunge anche che il sistema operativo del pinguino si sarebbe dimostrato più costoso da gestire: Monaco, infatti, ha dovuto reclutare una serie di sviluppatori ed esperti per implementare le funzionalità necessarie ed è stata costretta a remunerare più persone per aggiornare e manutenere il software.
Più che cambiare distribuzione Linux, quindi, la città di Monaco avrebbe deciso per tagliare nuovamente i ponti e tornare a Windows.
A questo punto, stando a quanto riferito, tutte le macchine sino ad oggi utilizzate (ne sono rimaste circa 9.000) saranno migrate su piattaforma Windows (fonte).
La svolta verso Windows di Monaco è stata già documentata anche su Wikipedia nella pagina che raccoglie l’elenco degli enti governativi, delle associazioni, delle istituzioni scientifiche e delle aziende che hanno scelto di adottare Linux al posto di altri sistemi operativi.
È comunque bene evidenziare che, nonostante – ad esempio – le inequivocabili dichiarazioni del vicesindaco della città teutonica, il ritorno a Windows non è stato ancora ufficializzato.
Aggiornamento: come già evidenziato, da Monaco viene ribadito che nessuna decisione è stata ancora presa in via ufficiale. Anzi, proprio alla fine dello scorso anno, i responsabili del progetto avevano celebrato gli ottimi risultati ottenuti parlando di risparmi dell’ordine degli 11 milioni di euro.
Di sicuro, nei prossimi giorni, si susseguiranno nuove prese di posizione.