La Cina si chiude a riccio e, per contrastare l’offerta proveniente dall’Occidente, lancia il sistema operativo “alternativo”, pensato in primis per sostituire i sistemi Windows. Stando a quanto riferito da fonti del Paese di Pechino, il sistema operativo sarebbe direttamente supportato dal governo e verrà lanciato nel corso del prossimo mese di ottobre.
La piattaforma, di cui ancora non si conosce il nome, è studiata per funzionare – almeno in una prima fase – sui sistemi desktop e notebook. In un secondo momento, si farà ingresso anche nel mondo degli smartphone. I tempi? Il governo cinese si augura che il sistema operativo possa presto diventare quello più utilizzato su desktop nel giro di due anni e di 3-5 anni sui device mobili.
Alla radice della decisione cinese potrebbero esservi due concause: la cessazione del supporto per Windows XP, da parte di Microsoft, sistema operativo che nonostante tutto, ancor’oggi resta in Cina quello più utilizzato in assoluto. Per secondo va ricordato il divieto – imposto a partire dallo scorso maggio dalle autorità di Pechino – di installare Windows 8 su qualunque computer impiegato negli enti statali.
Si tratta, per la Cina, dell’ennesima scelta “draconiana”, figlia dell’esacerbarsi dei rapporti con gli Stati Uniti e con lo stesso colosso di Redmond.
Il primo tentativo di rilasciare un sistema operativo tutto cinese era stato compiuto molti anni fa, nel 2000, quando il governo – attraverso il Ministero dell’Informazione – finanziò in parte Red Flag Linux, designato come alternativa a Windows 2000 sui PC statali.
L’esperimento non andò in porto e la società che era stata indicata per seguire lo sviluppo di Red Flag Linux è stata chiusa all’inizio di quest’anno.