La Cina ha il suo ChatGPT: Baidu presenta Ernie Bot

Il gigante tech cinese Baidu ha annunciato il lancio ufficiale di Ernie, il chatbot basato sull'intelligenza artificiale generativa.
La Cina ha il suo ChatGPT: Baidu presenta Ernie Bot

Ora anche la Cina può dire di avere il suo chatbot basato sull’intelligenza artificiale. Il colosso tech Baidu – già proprietario del più grande motore di ricerca del paese – ha lanciato in via ufficiale Ernie Bot ad un evento tenutosi il 31 agosto. Per la risposta cinese a ChatGPT (ma anche Google Bard e Bing Chat) non si parla di rilascio graduale o di liste d’attesa: è già disponibile per tutti coloro che sono in possesso dell’app Baidu.

Baidu risponde a OpenAI (e non solo): Ernie Bot è ora disponibile per tutti

Il fatto che Ernie sia accessibile solo per chi sia in possesso della sopracitata app (un’esclusiva del mercato cinese) non rappresenta poi un grosso limite. In Cina non è possibile conversare con i chatbot “rivali”, quindi potenzialmente oltre un miliardo e mezzo di persone contribuirà ad allenare la nuova intelligenza artificiale generativa nei prossimi mesi. Il debutto pubblico del bot è stato fondamentale proprio in quest’ottica: Robert Li, CEO di Baidu, ha infatti spiegato che per il miglioramento costante di Ernie è fondamentale il feedback umano reale.

La risposta del pubblico sembra sia stata assolutamente positiva. L’app di Ernie Bot è infatti schizzata in cima alle classifiche degli store digitali, confermando quanto sia forte l’interesse della popolazione cinese per l’intelligenza artificiale generativa. Ma Baidu non vuole fermarsi qui, anzi ha annunciato che in futuro lancerà altre applicazioni basate proprio sull’AI e sulle sue quattro principali capacità, ovvero comprensione, produzione, ragionamento e memoria.

Baidu ERNIE Bot Press Conference

Baidu però non è l’unico colosso tech cinese ad essersi cimentato con l’intelligenza artificiale. A competere infatti con Microsoft, OpenAI e Google ci sono anche Tencent, Alibaba e ByteDance (l’azienda proprietaria di TikTok). A differenza però degli Stati Uniti, in Cina è in vigore una normativa per regolamentare il lancio di prodotti AI: non ci si può muovere in totale autonomia, ma è necessaria l’approvazione del governo cinese. Le app AI devono infatti rispettare delle linee guida, ad esempio non devono in alcun modo promuovere il terrorismo e la violenza e non devono contribuire alla diffusione di notizie false.

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