“Ogni giorno vengono attivati 300.000 smartphone Android“. Questa la traduzione di un post su Twitter pubblicato appena poche ore fa da Andy Rubin, responsabile dello sviluppo del sistema operativo Android e uno degli ingegneri di spicco di Google. Il numero pubblicizzato da Rubin fa senza dubbio scalpore e suona ancor più tondo se si pensa che solamente ad agosto Eric Schmidt, CEO della società di Mountain View, aveva fornito – con un roboante annuncio – una cifra inferiore di ben centomila unità.
Steve Jobs, “numero uno” di Apple aveva criticato il dato reso noto da Schmidt. Senza esplicitamente citare la società concorrente Jobs aveva dichiarato come “qualcuno” ricomprendesse, nei propri dati statistici, anche gli aggornamenti applicati ai singoli smartphone e non soltanto le “nuove attivazioni” (la prima accensione di un dispositivo appena acquistato). Google non aveva perso tempo a mettere i puntini sulle “i“: “i numeri resi pubblici non includono gli upgrade. Ed infatti, sono rappresentativi di una porzione dei device Android presenti sul mercato ossia quelli ove sono installati i Google services“.
Apple ha commercializzato, nel corso dell’ultimo trimestre, 14,1 milioni di iPhone con un computo giornaliero, calcolatrice alla mano, che dovrebbe oscillare intorno alle 157.000 unità (che non includono ovviamente device quali iPad ed iPod Touch). Android può contare, invece, sul supporto di molteplici produttori differenti (è installato sul molti device, in molteplici versioni). Da qui la crescita esponenziale che il sistema operativo di Google ha fatto registrato nel corso degli ultimi mesi. Secondo i dati pubblicati da Comscore, RIM (con il suo Blackberry) sarebbe ancora in testa con il 35,8% del mercato mentre iOS (sistema operativo utilizzato dai dispositivi mobili targati Apple) ed Android sarebbero ormai appaiati. Apple iOS godrebbe del 24,6% delle quote di mercato mentre Android sarebbe ormai sempre più vicino (23,5%). Sarebbero bastati solo i 31 giorni di ottobre, ad Android, per passare dal 17% al 23,5% in termini di market share. Microsoft, segue, più staccata, con il 9,7%. Nell’indagine di Comscore manca all’appello Symbian OS che, nonostante le novità che lo hanno recentemente visto coinvolto (ved. questi articoli) resta ad oggi il sistema operativo più usato al mondo in ambito “mobile”.
Lo stesso Rubin ha auspicato, dandone conto proprio questa settimana, un passaggio di Nokia alla piattaforma Android. E secondo alcuni analisti, primi tra tutti quelli di Gartner, la società finlandese potrebbe iniziare a valutare tale possibilità, almeno per il mercato statunitense.