Apple si è presa alcuni mesi di tempo per presentare la rinnovata linea di MacBook Pro con i nuovi modelli basati sui processori Intel di ottava generazione. I MacBook Pro da 15,6 pollici da poco svelati sono dotati, di base, di una CPU Core i7-8750H contraddistinta da un TDP di 45 W. Il top di gamma utilizza un processore Intel Core i9-8950HK.
In queste ore, però, Apple è bersaglio di non poche critiche incentrate proprio sul sistema che usa la CPU Core i9-8950HK. Questa, infatti, sebbene si tratti di un Core i9, conserva sempre il TDP di 45 W ma i consumi sono decisamente più elevati rispetto al Core i7-8750H.
Ciò si traduce in maggiore quantitativo di calore che deve essere dissipato e, nel caso del nuovo MacBook Pro, nella necessità per Apple di applicare la pratica del thermal throttling ovvero la limitazione forzata delle performance del processore.
Il risultato è che il sistema basato su CPU Core i9-8950HK potrebbe non mantenere costante neppure la frequenza di clock base (2,9 MHz) e raggiungere la frequenza turbo (4,8 GHz) solamente in circostanze molto limitate.
Le differenze prestazionali con una CPU Core i7-8750H o, addirittura, con un MacBook Pro di fine 2016 o metà 2017 potrebbero così non essere riscontrabili.
Stando ai risultati di diversi test, poi, la Radeon Pro 560X introdurrebbe miglioramenti estremamente contenuti in termini di performance rispetto alla Radeon Pro 560 dello scorso anno. Il balzo in avanti viene valutato tra il 9% e il 15% nei test indipendenti a seconda del carico di lavoro e dei software utilizzati per le verifiche.